Alzi la mano chi non ha mai avuto uno dei primi modelli del Game Boy di Nintendo, distribuito nel 21 aprile del 1989. Quest’anno la prima console portatile in bianco e nero della casa di Kyoto compie ben 25 anni, e Pixellum non poteva celebrare l’anniversario di una delle piattaforme portatili più famose di sempre. Console in cui nacquero brand come i Pokemon, i sequel più famosi di Super Mario (i mitici Mario Land), Tetris e via dicendo, porta un certo effetto come ancora oggi certe IP intramontabili siano ancora in testa alle classifiche mondiali attuali. Il trisnonno del Nintendo 3DS non perde mai fascino per gli amanti del rétrogaming, dal quale l’emulazione su smartphone della piattaforma dimostra, ancora oggi, come titoli considerati tecnicamente semplici siano ancora parecchio apprezzati sia da intenditori e non. Emulazione a parte, ke versioni retail dei giochi più famosi sono molto ricercate dai collezionisti più accaniti. Lo stesso discorso vale per le edizioni limitate del Game Boy, così come i restyle hardware che hanno caratterizzato questa piattaforma : come i tantissimi colori del Game Boy Pocket (versione ridotta mossa da 4 batteria AAA) e le sue varie versioni limited. Pixellum presenta due intramontabili capolavori che fecero breccia nei cuori dei videogiocatori veterani.
Tetris
Nato nel 1984 dallo sviluppatore russo Aleksej Pažitnov, Tetris è uno dei giochi più conosciuti al mondo. Cominciò ad avere successo grazie alla prima versione del Game Boy, venduto ai tempi in un bundle con la console, da cui il brand ne ricavò una grandissima popolarità diventando uno dei dieci videogiochi più importanti al mondo. Mosso dal suo gameplay caratterizzato a cubetti, denominati “tetramini”, la sua forte componentistica puzzle / arcade mise alla prova tantissimi giocatori a seconda del livello di sfida scelto (a discrezione dell’utente). Nella versione per Gameboy sono presenti ben due modalità single player : l’A-type e il B-type. La prima è quella più famosa e tradizionale in cui, in uno schermo vuoto, bisogna posizionare i blocchi completando le righe : per ogni 10 riuscite il livello avanza, aumentando di conseguenza la velocità di caduta. Cercando di totalizzare il più alto punteggio possibile, non appena lo sfondo sarà riempito sopraggiungerà il game over. La seconda modalità, invece, mantiene la velocità costante ma propone uno sfondo parzialmente riempito, in cui bisogna cercare di riempire i vari spazi nelle righe incomplete. Quest’ultimo proponeva, se confrontato alla prima modalità, un livello di sfida maggiore visto la facilità dell’arrivo del Game Over.
Interessante, infine, la presenza della modalità multiplayer collegando due game boy con l’apposito cavo. Chi ben ricorda fra i veterani, entrambi i giocatori erano chiamati a comporre le diverse righe come nella modalità type-A…con la differenza che, non appena uno dei due completava in un solo colpo più di due righe, quest’ultime venivano spedite direttamente all’avversario mettendolo, di conseguenza, in serie difficoltà.
Mario Land
Chi è nato tra gli anni ’70 e ’90 sicuramente, e almeno una volta, ha giocato al famoso Super Mario Land del Nintendo GameBoy, dove il famoso idraulico con il berretto rosso e la tuta blu saltava da un livello all’altro per salvare la principessa Daisy. Una colonna sonora fantastica e un gameplay degno di un platform che appassionò molti videogiocatori da fargli vendere 18 milioni di copie in tutto il mondo, guidando le vendite iniziali della console portatile targata N come titolo di lancio.
Uscito nel 1989 in Giappone e Stati Uniti, mentre nel 1990 in Europa, Super Mario Land è il primo capitolo di Mario su GameBoy. La trama si svolge nel regno di Sarasaland, in cui un misterioso alieno di nome Tatanga ipnotizza tutti gli abitanti, inclusa la principessa Daisy, per poi rapirla e sposarla. Il nostro eroe Mario cercherà di salvarla dalle grinfie di Tatanga viaggiando nei 4 regni di Sarasaland (Birabuto : Egitto, Muda : Oceano, Easton : Isola di Pasqua e Chai : Asia) e sconfiggendo i suoi scagnozzi. Una volta raggiunto però l’ultimo regno si combatterà contro il malvagio Tatanga abbattendo la sua nave spaziale aliena salveremo finalmente la vera Daisy, che ci ringrazierà, molto innamorata, per poi riportarla con un jet nel suo castello.
Il gameplay prende in gran parte le meccaniche del suo predecessore uscito sul NES, Super Mario Bros., come il salto, che sarà l’attacco principale, saltando sulla testa dei nemici (non tutti però) e uccidendoli. I power-up, come ad esempio il super fungo, che ingrandirà il personaggio proteggendolo nel caso venisse colpito, il fiore di fuoco, che permetterà di lanciare palle infuocate verso i nemici o la super stella, che darà un paio di secondi di invincibilità e permetterà di uccidere tutti i nemici all’istante. Interessante come in alcuni stage vengono utilizzati dei mezzi speciali, come il sottomarino “Marine Pop” oppure l’aeroplano “Sky Pop”. Power up e salto assenti, i razzi sono l’unica arma disponibile in questi livelli. Alla fine di ogni livello classico è presente la possibilità di scegliere una seconda entrata (più in alto), che condurrà a un bonus stage al fine di conquistare vite aggiuntive o il fiore di fuoco.
Infine la modalità “Hard Mode”, che aumenterà le insidie e i mostri in ogni livello rendendo veramente difficile l’impresa di salvare la povera Daisy, sbloccabile completando il gioco. Ma se si riuscirà a completare anche questa modalità si avrà la possibilità di selezionare il livello a cui si vuole giocare (peccato che una volta spento il GameBoy a quei tempi si doveva comunque ripartire dall’inizio). Se non avete mai giocato a questo classico degli anni ’80, potrete ritrovarlo sul Nintendo eShop come Virtual Console presente nel vostro Nintendo 3DS. Ovviamente questa versione contiene la possibilità di creare dei salvataggi, per facilitarvi nell’impresa del idraulico più famoso al mondo, ma nonostante questo, il divertimento sarà assicurato e rimarrete sicuramente soddisfatti del vostro acquisto, ma attenzione… specialmente a quei maledetti cinesi saltellanti!