Android 4.1 e Nexus 7 si mostrano al pubblico

Come da tradizione anche quest’anno é arrivanto l’evento Google I/O. Organizzato sull’arco di tre giorno (dal 27 fino al 30 giugno) saranno dei keynote dedicati ai prodotti google: da chrome, android e a tutti i servizi made in Google.

Questo primo Keynote é stato dedicato in particolar modo al cavallo di battaglia di Mountain View: vale a dire su android e tutto il suo ecosistema. Prima di passare al sistema operativo vengono mostrate al pubblico alcuni risultati che Google ha raggiunto negli ultimi tempi, tra i più interessanti troviamo un milione di dispositivi android attivati giornalmente e la soglia delle 600 mila applicazioni nel Google Play Store (alias ex Android Market).

Ma passiamo ora a Jelly Bean, Android 4.1, che si mostra al pubblico subito dopo. La nuova release é una minor update che va a migliorare quello che Ice Cream Sandwich 4.0 (rispettivamente 4.0.3/.04 con l’aggiunta del social stream API) aveva già introdotto dalla precedente versione: un rinnovamento dell’interfaccia, accelerazione hardware, NFC, pieno supporto al multicore e via dicendo. Jelly Bean andrà quindi a migliorare l’esperienza utente delle precedenti versione con parecchie novità (oltre all’aumento delle API che passano al livello 16):

– Project Butter: Il progetto “burro” può suonar strano…ma permette di intuire su cosa l’AOSP (Android Open Source Project) ha lavorato particolarmente. Se su Ice Cream Sandwich avevamo un’accelerazione hardware, con Jelly Bean avremmo una UI portata fino a 60 fps fissi! Anche android vuole puntare sulla fluidità delle animazioni ed eliminare quei piccoli microlag famosi sulla piattaforma, dove si sono presentati persino sulla versione 4.0 (anche se pur sempre in una maniera molto limitata e quasi impercettibile, se non in casi eccezionali).

Il “segreto” della nuova fluidità dell’interfaccia sta nell’adozione di alcune opzioni particolari: l’estenzione del Vsinc (permettendo una maggiore e più facile interazione interazione), il triple buffering (in parole povere il carico di lavoro tra CPU, GPU e display, ora più ottimizzato) e l’attivazione della GPU appena si tocca lo schermo (portando al massimo le risorse della scheda grafica per permettere una risposta immediata). Un tocco magico Apple anche in casa Google quindi, o come lo chiamano loro: “effetto burro”.

– Rinnovamento delle notifiche: La mitica tendina android ha sempre fatto bene il suo lavoro in fatto di push e di visualizzazione delle notifiche, con la 4.0 erano state introdotte alcune interazioni interessanti per la cancellazione di quest’ultime. Con Jelly Bean si porterà a un’integrazione ancora più estesa, senza aver bisogno ad esempio di avviare l’app per rispondere a un’email, e via dicendo. Funzionalità avanzate quindi che vanno ad aumentare l’user experience di Google.

– Swipe gestures: aumentata la possibilità di creare applicazioni che sfruttano le Swipe gestures introdotte in Android 4.0 simil Window Phone 7.

– Tastiera e Voice typing: Jelly Bean porta qualche miglioria alla Swiftkey (app tastiera famosa nello store), il nuovo algoritmo utilizzato porterà oltre alla classica correzione automatica o al suggerimento delle parole da digitare (già presente nelle versioni precedenti dell’OS) anche l’apprendimento dello stile di scrittura dell’utente, per una più veloce digitazione. Inoltre sarà possibile, per la prima volta su Android, di poter sfruttare il microfono (Voice Action) anche Offline, vale a dire senza connessione dati o sotto copertura Wi Fi. Molto utile per chi non ha sempre sottomano internet sul proprio dispositivo.

– Modifiche nella Home: Esteticamente rimane la medesima di Android 4.0, ma con piccole novità. Sarà possibile infatti inserire Widget a piacimento senza dover sempre preoccuparsi dello spazio disponibile sulla propria home. Jelly Bean modificherà l’interfaccia in modo da poter inserire il widget anche quando lo spazio é limitato. Android 4.1 porterà non solo un resize automatico ma anche una nuova estetica ad alcuni widget migliorando la bellezza e l’interazione dei precedenti Widget.

– Android Beam: Sarà ora possibile scambiarsi i file tramite il servizio NFC di Google, con una miglioria dell’interazione con apparecchi che supportano questa tecnologia.

– Fotocamera: Abbiamo qui sostanziali modifiche sulla gestione della fotocamera, in particolar modo le anteprime (visualizzazione, cancellazione e condivisione). Per avere accesso alle foto scattate google ha ripreso una formula già presente su Window Phone: lo swype per passare alla galleria delle foto scattate per permettere da subito una veloce condivisione con i Social Network e vari.

– Aggiornamenti App: Un nuovo sistema di aggiornamenti verrà introdotto in Google Play. Jelly Bean permetterà di far risparmiare dati aggiornando solo la parte del codice modificato dell’app in questione, senza più scaricarla tutta da zero come avveniva nelle precedenti versioni, rischiando di richiedere troppe risorse durante il download di applicazioni veramente pesanti.

– Google Now: E come ultimo il punto cardine del nuovo OS, Google Now, il rinnovamento di google search in android. La barra precedente permetteva solamente di ricercare sul web quello che veniva digitato dall’utente come una semplice navigazione sul sito di Google. Con Jelly Bean avremmo questo rinnovamento che ricorda molto Siri di Apple, non tanto come assistente vocale, ma come stile nel ricevere le informazioni in tempo reale di quello che succede intorno a noi a seconda del luogo dove ci troviamo e di quello che cerchiamo. Naturalmente il tutto sarà integrato anche nella ricerca vocale, arricchita in più di numerose freature che permetterà di ottenere una ricerca più pertinente e specifica.

Jelly Bean sarà disponibile per i device Nexus targati Google Experience (senza quindi personalizzazioni dagli OEM come Samsung, HTC, ecc…), o android puri, già per la metà di luglio. I device in questione sono gli ultimi due Nexus (modelli takju, yakju mysid Galaxy Nexus e Sojo Nexus S) e il Motorola Xoom. Per altri prodotti come il Samsung Galaxy S3 o S2, Htc One x e via dicendo, gli Oem non si sono ancora espressi, ma purtroppo i tempi di attesa saranno tutto furché brevi, aumentando ancora una volta la frammentazione generale dell’OS.

Fin da subito invece la 4.1 sarà disponibile sul Nexus 7: Tablet targato google simil motorola Xoom in collaborazione con Asus, famosa per aver creato la gamma Transformer e l’unica casa produttrice a vendere più tablet targati android. Il Nexus 7 mostra delle specifiche praticamente identiche all’asus transformer tf300 tranne che per le dimensioni e la fotocamere posteriore:

– Schermo IPS 7 pollici HD (1200 x 800)

– Tegra 3 (quad core CPU e 12 Core GPU Ulp Geforce, modello T30L)

– 1 GB ram DDR3

– Memoria Interna 8/16 GB

– Micro USB

– Fotocamera frontale 1.2 Megapixel

– Altre Freature come NFC, Bluetooth 4.0, Wi Fi, ecc..

– Batteria 4325 Mah

Il tutto sarà disponibile verso la metà di Luglio a un modico prezzo di 200 dollari (versione 8 GB) e rispettivamente 250 dollari (16 GN), in concomitanza con l’aggiornamento OTA ufficiale degli altri dispositivi. Un tablet con caratteristiche molto interessanti e con praticamente l’ultima tecnologia disponibile a livello di SoC a un prezzo molto concorrenziale.

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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