Monster Hunter 4 Ultimate

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Monster Hunter è ormai diventato un cult nel corso degli anni riscuotendo un successo planetario sopratutto in oriente e discretamente in Occidente. Brand nato inizialmente su console casalinga, nella fattispecie per Playstation 2, Monster Hunter conta molti titoli sul groppone tra cui la serie Freedom interamente sviluppata per PSP, prima portatile ad ospitare l’IP, e la serie Frontier incentrata interamente sulla componente online disponibile per altre piattaforme meno canoniche come PC e Xbox 360. La saga principale, tuttavia, non rimane fedele a una singola piattaforma. La staffetta viene passata anche a Nintendo dal 2009, con l’arrivo di Monster Hunter Tri per Wii con le rispettive versioni “ultimate” portate anche su Nintendo 3DS e Wii U negli ultimi con lo scopo di spingere le vendite. L’esclusività della nuova generazione rappresenta una sorta di eccezione attualmente, l’annuncio di Monster Hunter 4 su Nintendo 3DS aveva suscitato infatti parecchio stupore soprattutto per i numerosi fan presenti sui capitoli Freedom per PSP. La versione standard della quarta generazione approda in Giappone nel corso del 2013, la rispettiva espansione Monster Hunter 4G approda un anno dopo in occasione dell’arrivo di New Nintendo 3DS. Di conseguenza e con largo ritardo Monster Hunter 4 Ultimate è la versione rivista localizzata per l’occidente,  in arrivo per questo venerdì 13 febbraio comprendente molti contenuti come ad esempio un sensibile aumento dei mostri da cacciare, in concomitanza con l’uscita ufficiale europea del restyle New Nintendo 3DS. Il titolo di Capcom è da sempre riconosciuto con un determinato marchio di fabbrica per il particolare gameplay “lento” strategico, arduo ed incentrato sul farming del materiale al fine di forgiare numerose nuove armature…ormai non particolarmente mutato nel corso degli anni. È inevitabile che la quarta generazione di Monster Hunter propone un prodotto “more of the same” sotto molti punti di vista, benché altrettante migliorie siano state apportate rompendo in parte la tradizionale giocabilità.

Saltando da una piattaforma all’altra…

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3ds-mh-frontCome già citato l’anima di Monster Hunter si basa interamente sul gameplay action strategico per quanto riguarda la comprensione dei movimenti/pattern dei grandi mostri. Oppure basata anche in gran parte sul farming al fine di ottenere numerosi equipaggiamenti e set con abilità peculiari. Da questi punti di vista non ci sono state modifiche, così come lo stile di combattimento dettato dall’arma scelta. Non c’è quindi molto da dire sulle solite caratteristiche comprese la barra della vita verde, la barra della fatica gialla, gli oggetti consumabili senza sguainare l’arma (ad eccezione della spada e scudo) e i vari status malevoli inflitti o potenziamenti vari. Stesso discorso sulle location dedicate alla caccia che, come da tradizione, sono suddivise da 8 a 10 piccole zone, senza offrire quindi un’assenza di caricamenti tra l’una e l’altra. Tuttavia la quarta generazione di Monster Hunter non poteva essere totalmente priva di novità, infatti le modifiche e i miglioramenti sono stati apportati allo sviluppo dell’ultimo elemento sopracitato. In poche parole il team di sviluppo si è impegnato ad ingrandire ulteriormente le varie zone, ma soprattutto sviluppandole verticalmente. Ora il cacciatore è in grado di arrampicarsi su pareti rocciose o alcuni arbusti, raggiungendo un’altra zona oppure sfruttando il rialzo per lanciarsi all’attacco su un mostro sottostante…saltandogli pure in groppa se colpito nel punto giusto. Questo rappresenta una seconda grande novità dedita al sistema di combattimento, che permette di infliggere pesanti danni staccando qualche volta anche determinate parti del corpo, recuperabili successivamente raccogliendole presso un piccolo punto luminoso comparso nel terreno. Per contro la bestia non resterà ferma nel farsi tartassare dalle coltellate, quest’ultima cercherà di disarcionare il giocatore in mille modi possibili. Premendo quindi il tasto dorsale R il cacciatore è in grado di mantenere la presa restando in groppa, a discapito della barra della fatica che diminuirà velocemente. Saltare sul dorso del mostro non è necessario ed obbligatorio per sconfiggerlo, ma consigliabile soprattutto nel recuperare materiale per il farming. Al fine di riuscire ad effettuare questa nuova opzione è fondamentale lo sfruttamento del territorio circostante, o meglio, di ogni singolo elemento verticale disponibile. Per rendere l’opzione più accessibile e semplificata l’introduzione di una nuova arma, il bastone kinsetto, mette a disposizione una combo di tasti (R + B) da cui permette un mini salto per effettuare un attacco a mezz’aria andando spesso di conseguenza in groppa. Questa peculiare arma è molto particolare proprio per la sua versatilità in battaglia, ma carente sul lato delle mosse difensive.1688wmr Lo stile di battaglia è quindi basato sulla mera schivata e l’attacco diretto sfruttando diverse combo ed affondi simile allo spadone. Invocando il kinsetto (R + X) quest’ultimo insegue il nemico rubandogli determinate energie che apporterà all’utilizzatore trasformandoli in potenziamenti. A titolo d’esempio tra i più utili il colore rosso aumenta la velocità d’attacco e la sua rispettiva potenza conferendo una modalità analoga a quella demoniaca della doppia lama, il verde, invece, ripristina parte della barra della vita. Citando questa nuova arma dedichiamo anche qualche considerazione anche alla spadascia caricata, anche quest’ultima introdotta in questo capitolo. In sostanza si tratta di una spada e scudo convertibile in ascia premendo una combinazione specifica di tasti (dorsale R + X). La forma ascia è in grado di causare danni devastanti caricando un colpo esplosivo premendo più volte il tasto A, a discapito della velocità d’azione e quindi con una certa vulnerabilità se attaccati.

Riconfermiamo infine l’assenza delle lotte subacquee, novità della terza generazione di Monster Hunter introdotte su Wii, da una parte amate ma anche odiate dagli stessi fan. Si tratta quindi di una grave assenza nell’insieme del sistema di battaglia di Monster Hunter 4 Ultimate ? Dipende largamente dal punto di vista soggettivo del giocatore. Oggettivamente è innegabile che lo sviluppo in verticale delle diverse zone, caratterizzate di conseguenza con più piani su cui combattere, apre molte porte sulle strategie da adottare in battaglia ma soprattutto per la divisione dei ruoli nella componentistica multiplayer. Questo compensa quindi la novità introdotta nel precedente capitolo. Inoltre, seppur la presenza della canonica divisione a zone delle location di caccia danno l’impressione di piccole e limitate aree, ribadiamo che la loro estensione sia verticale che orizzontale raddoppia praticamente lo spazio a disposizione. Come ultima ciliegina sulla torta non manca una maggiore dinamicità delle aree in cui dei mostri particolarmente potenti sono in grado di disintegrare intere piattaforme modificando il campo di battaglia nella zona in questione. Sono altri plus ulteriori che si aggiungono alla compensazione per l’assenza dei combattimenti subacquei.

Uniamoci alla carovana !

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Charge_Blade_Small_1401963741La saga di Monster Hunter non è mai stata particolarmente famosa per la trama proposta. In poche parole scarna, semplice e da minimo sindacale, essendo il gameplay l’anima portante del brand condito dalla volontà del team di sviluppo nell’immergere fin da subito il giocatore in un universo selvaggio, in cui non si è molto in chiaro su cosa stia per succedere. Ebbene Monster Hunter 4 Ultimate cambia leggermente rotta, mantenendo un sistema di missioni principali divise per difficoltà ma mischiandolo alle cronache della “carovana”, un ente di avventurieri dedito all’esplorazione. L’avventura del giocatore comincia su una sorta di nave durante un’attraversata delle dune desertiche in compagnia con un bizzarro personaggio, il carovaniere diretto ai commerci di Val Habar. Durante un attacco inaspettato di un rettile gigantesco è compito dell’impavido cacciatore scacciarlo sfruttando i consigli-tutorial del compagno. Arrivati salvi a destinazione, quest’ultimo riconosce le potenzialità del giocatore offrendogli un posto nella sua carovana, entrando a far parte in un gruppo di persone che vaga nel mondo alla ricerca di segreti più arcani. Questo comporta visitare villaggi localizzati in diverse ambientazioni, accessibili usufruendo del mappamondo presente sullo schermo inferiore. Ciascun villaggio offre il proprio mercante d’armi, un negoziante di oggetti consumabili e altri ruoli non presenti nei membri della carovana. Si può quindi affermare che quest’ultima è una cittadella ambulante comprendente il fabbro, la dama della gilda per affrontare le missioni in single player, un cuoco feyline ed infine un mercante Wyverniano. Competenze classiche e analoghe alle precedenti serie, eccetto per il mercante Wyverniano che, nella fattispecie, sostituisce definitivamente la fattoria presente nel Tri. Costui si occupa infatti a moltiplicare i funghi, le bacche o le erbe, così come a procurare materiale raro per creare armi, armature o decorazioni. Infine, rispettando determinati requisiti, il mercante Wyverniano permette il miglioramento dell’attività di moltiplicazione o addirittura aggiungere ulteriori ingredienti presso il cuoco Feyline. La dama della Gilda, distinta dal solito completino verde, è responsabile invece dell’amministrazione delle missioni principali nonché delle subquest richieste direttamente dai cittadini dei villaggi. L’arrivo di una missione urgente consente infine di avanzare nella trama e rispettivamente ad un livello successivo di difficoltà, permettendo inoltre di visitare altre location di caccia o raggiungendo nuovi e peculiari villaggi. MH4UOgni villaggio possiede una sua storia caratterizzata da una problematica principale che la carovana è chiamata a risolvere, oltre a compiere numerose subquest dei loro abitanti.

Meritano invece un’analisi approfondita due luoghi in particolare. Il primo è disponibile fin da subito presso Val Habar, la Sala Raccolta, che rappresenta un vero e proprio “hub” dedicato alla modalità multiplayer sia locale che online. La sala raccolta è la sede principale della gilda da cui vengono offerte determinate missioni per il multiplayer, organizzate nella stessa maniera della modalità single player della dama della gilda permettendo l’avanzamento del livello di difficoltà, misurato in stelle. Ogni utente possiede la propria Sala Raccolta personalizzata, vale a dire comprendente il grado di difficoltà raggiunto e il salvataggio dei record completati durante le missioni (tradotto nel minor tempo possibile per il completamento). L’aspetto multiplayer online è rappresentato pienamente dalla Sala raccolta fungendo da party a cui unirsi, un risultato notevole vista la console su cui gira il titolo senza obbligare il giocatore a sfruttare un ponte come lo era su Monster Hunter 3 Ultimate, laddove il 3DS era costretto a collegarsi online sfruttando la versione Wii U. La seconda importante location è quella dedicata all’esplorazione libera. Effettivamente vista la presenza di molti villaggi sorge spontaneo domandarsi di questa opzione se presente in ciascuno o totalmente rimossa. Oltre alle canoniche missioni “tour” nelle località di caccia prestabilite, tramite il secondo schermo del 3DS è presente una zona classificata come inesplorata e accessibile in ogni momento, in cui il cacciatore è catapultato in un’ambiente boschivo creato con aree random ed esplorabile liberamente. I mostri presenti si basano su un sistema di previsione analogo a quello presente in Monster Hunter Tri, incontrando quelli affrontati nelle missioni principali che variano a seconda del momento. Le aree esplorabili sono disposte in modo lineare, vale a dire raggiungere l’ultima marcata sulla mini mappa per ritornare ufficialmente nell’ultimo villaggio visitato. Sconfiggendo il mostro della previsione, invece, si guadagnano i punti esplorazione che aumenteranno il ranking esplorativo nelle liste della gilda, portando maggiori vantaggi su determinati elementi.

Il ritorno dei Feyline

Felyne_RathalosFra le novità della quarta generazione di Monster Hunter non potevamo dimenticarci dei simpatici Feyline, gatti dall’animo impavido pronti ad accompagnare il cacciatore in tutte le missioni disponibili. Questo compagno può vantare tool di personalizzazione analoghe alla creazione del proprio cacciatore, con l’aggiunta inoltre di un proprio equipaggiamento e abilità peculiari. È tuttavia possibile a un certo punto della trama assoldare altri Feyline che fungeranno da supporto. I nuovi arrivati sono però necessari nella personalizzazione per quanto riguarda lo stile di combattimento e l’apprendimento di determinate abilità del Feyline principale. Quest’ultimo può ereditare diverse classi che può intraprendere a dipendenza del supporter schierato, a titolo d’esempio citiamo la classe cura incentrata sul recupero d’energia o rimozione di status malevolo, la classe raccolta dedita alla raccolta dei materiali trovati nelle zone di caccia, la classe combattimento per le abilità offensive ed infine la classe protezione per proteggere dall’attacchi dei mostri. Il Feyline principale si dimostra estremamente utile se optato alle abilità di cura, specializzazione che personalmente consiglio. Dal momento che erediterà dal supporter la classe cura che consiste nel suonare un corno non appena un colosso colpisce in pieno il cacciatore, parte della barra verde è ripristinata istantaneamente. monster_hunter_4_ultimate_422613Questo comporta un risparmio notevole delle risorse per quanto riguarda le pozioni e gli oggetti usati contro status malevolo come gli antidoti. Per quanto riguarda la personalizzazione dell’equipaggiamento, arni e armature, quest’ultimi richiedono il materiale “scarto” per essere forgiati. Il materiale in questione è ottenibile solamente tramite una sorta di minigioco in cui il giocatore schiera i Feyline supporter disponibili per intraprendere una sorta di viaggio corto, medio o lungo. Durante la loro breve avventura i fidi compagni si imbatteranno negli stessi colossi affrontati nelle missioni principali, insieme devono quindi abbatterli al fine di recuperare il materiale corrispondente al mostro. Il tutto è gestito da una semplice regola analoga a sasso, carta e forbice. L’equipaggiamento disponibile da forgiare è numeroso, e vista l’esclusività su una console Nintendo non mancano speciali outifit tratte dai brand della grande N, e non solo. Già disponibili in Giappone e probabilmente anche alle nostre latitudini sotto forma di DLC, i costumi come Mario e Luigi, i guerrieri di Streetfighter o addirittura Sonic sono un esempio della personalizzazione disponibile.

New 3DS all’orizzonte

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Insieme a Zelda Majora’s Mask 3D, Monster Hunter 4 Ultimate è uno dei titoli distribuiti in bundle con New Nintendo 3DS XL, in occasione del lancio ufficiale previsto questo venerdì. Perfettamente compatibile anche con i modelli precedenti della console, Monster Hunter tuttavia introduce il pieno supporto al nuovo restyle, non solo il cobtrolli della visuale tramite C-Stick ma soprattutto lo sfruttamento delle risorse hardware aggiunte in termini di performance e resa dell’immagine. Grazie quindi alle nuove componentistiche di New 3DS, Monster Hunter 4 Ultimate vanta di texture più definite e un framerate più stabile e, ad occhio e croce, maggiore. Ci teniamo comunque a precisare che l’esperienza tramite il modello standard è perfettamente godibile senza invidiare in particolar modo le migliorie apportate per New Nintendo 3DS, a patto di disporre di un Circle Pad Pro per il controllo ottimale della visuale. Tuttavia sono da citare qualche calo di framerate contro i colossi più elaborati (esempio : Gran Magala), seppur non eclatanti, e qualche incertezza nei caricamenti in alcuni frangenti. Monster Hunter 4 Ultimate non è certo un risultato tecnico eccezionale, ma il comparto in questione è ben ottimizzato difendendosi molto bene sulla portatile Nintendo.

Monster Hunter 4 Ultimate è un upgrade gradito dalla terza generazione, con migliorie che lo rendono attualmente il capitolo definitivo della serie su molti differenti aspetti. Un titolo che ricalca il tradizionale livello di sfida pur rendendolo accessibile ai neofiti grazie all’introduzione dei tutorial, non è quindi necessario essere un fan di vecchia data per capirne tutti i meccanismi ed eliminando quel senso di confusione iniziale tipico dei precedenti Monster Hunter. Il target quindi viene espanso ma senza intaccare alla qualità del titolo, un’impresa non certo facile ma sicuramente meglio riuscita se confrontato ad altre produzioni in uscita prossimamente. Monster Hunter 4 Ultimate soddisfa sotto ogni aspetto, facente parte dei migliori capitoli del brand di Capcom. Si aggiunge inoltre la capacità del team di sviluppo di proporre nuovi mostri che si sposano perfettamente con le novità verticali introdotte (esempio pratico : Kecha Wacha), oltre a un ritorno di moltissimi già presenti nelle precedenti versioni e ulteriormente migliorati. In poche parole, bastano poche ore per causarne immediata dipendenza e nell’arco di breve tempo non vi accorgerete di aver superato le 100 ore di gioco…

 

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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