Nuovo hardware, nuova console! Assaporate momentaneamente questa sensazione di fresca novità, di assoluto godimento! Non solo perché siamo di fronte ad una nuova console Nintendo, ma anche e soprattutto perché si tratta della prima sostanziale revisione della piattaforma 3DS, che dopo le versioni XL e 2DS guadagna features hardware degne della nostra attenzione. Non lasciamoci trascinare e guardiamo da vicino New Nintendo 3DS!
Nuove bestioline tascabili
Cominciamo con il dire che abbiamo provato solo New Nintendo 3DS e non New Nitnendo 3DS XL, questo perché Nintendo ha potuto darci solo la prima console. Detto questo non temete perché ci siamo informati su entrambe le console e le tratteremo in fase di recensione come se fossero un prodotto unico, evidenziando bene inteso le differenze tra le due. In effetti sua New 3DS che New 3DS XL sono del tutto simili tranne che per la dimensione di schermi e scocca di plastica, le posizioni dei tasti, dello slot per i giochi e dei vari connettori è assolutamente identica. Stesso design, stessi angoli, stesse disposizioni insomma! Un po’ come accadde all’epoca del Nintendo DSi, il costruttore giapponese ha deciso di lanciare una revisione hardware “a metà” della vita della piattaforma. Le virgolette sono d’obbligo, perché in realtà non sappiamo assolutamente se ci troviamo davvero nel mezzo del ciclo vitale della piattaforma 3DS. Le due New sono comunque perfettamente retro compatibili coi giochi che sono già sul mercato, sia destinate a Nintendo 3DS che a Nintendo DS. La libreria di titoli è quindi vastissima, sebbene non tutti i titoli sfruttino le capacità avanzate della console.
Uno sguardo all’esterno
Esteriormente New Nintendo 3DS mantiene le dimensioni del 3DS originale, non cambiando di molto nemmeno l’ergonomia e la presa in mano dell’apparecchio. Ciò che notiamo da subito è il nuovo layout dei pulsanti, ora Start e Select si trovano direttamente sotto ai tasti A, B, X e Y. Sparito anche quell’orrendo effetto plasticoso che funestava il 3DS originale. I tasti sono ora colorati come il controller del Super Nintendo, dando un tocco piacevolmente retrò al layout. Dall’altro lato rispetto allo schermo touch troviamo la croce direzionale e lo stick analogico. La prima non presenta differenze di sorta mentre lo stick analogico è molto più piacevole da utilizzare, con una fine corsa meno diretta. Sul retro della console troviamo ancora una volta i tasti R e L, molto migliorati rispetto al 3DS e, a mio avviso, leggermente più comodi rispetto al 3DS XL. A differenza delle vecchie console troviamo però due nuovi tasti, ZR e ZL, come sul Circle Pad Pro. Non c’è più bisogno dunque di collegare l’utile seppur ingombrante accessorio per usufruire dei tasti aggiuntivi, permettendoci di giocare a quei titoli che li supportano (per esempio Resident Evil Revelations o Monster Hunter 4) senza preoccupazioni. La vera novità, che ci siamo lasciati volutamente per ultima, è lo Stick C. Si tratta di un secondo stick analogico, di dimensioni ridotte, posto sopra il tasto Y. Il feeling ricorda molto i mouse integrati in alcune tastiere da laptop. Un’aggiunta interessante che ha il suo perché nel caso di un utilizzo “secondario”. Lo Stick C è infatti molto rigido, piccolo e sprovvisto di una zona cava dove appoggiare il pollice. La corsa, praticamente assente, si traduce in una relativa imprecisione nei movimenti. Questo stick è perfetto per il recente Zelda (di cui abbiamo parlato qui) ma ne caso del già citato Resident Evil, dove possiamo anche giocare in prima persona, ci scontriamo con il problema della scarsa precisione. Aggiungiamo che la robustezza dello Stick C è parecchio stancante per il dito, tanto che ben presto sentiremo la mancanza del Circle Pad Pro. Detto questo, gli sviluppatori saranno sicuramente consapevoli di questa situazione e sapranno adattare le loro scelte di gameplay di conseguenza. Tutto sommato lo Stick C è una buona aggiunta, posizionato in modo da essere facilmente raggiungibile senza sacrificare la posizione già ottima dei tasti A, B, X e Y. Questa importante aggiunta, assieme all’inclusione dei tasti ZR e ZL riesce finalmente a correggere quello che a tutti gli effetti era una vera lacuna del design delle due console originali, limitate da un singolo stick analogico. Terminiamo la carrellata di pulsanti e bottoncini con lo slider del volume e quello del 3D. Finalmente entrambi sono posizionati dove non c’è il rischio di azionarli per caso (specialmente il volume sul vecchio XL) e sono generalmente più precisi e danno l’impressione di essere meno scadenti. Non cambia la vita, ma fa piacere constatare miglioramenti a 360 gradi.
Il modello piccolo di New 3DS supporta delle faceplate, un po’ come fece Xbox 360 e vari cellulari Nokia all’epoca. Le faceplate, 13 disponibili al lancio in Svizzera (moltissime di più in Giappone invece) si attaccano davanti e dietro la console, cambiando buona parte dell’aspetto della scocca senza dover coprire tutta la console come invece accadeva con le versioni precedenti. Si tratta al contempo di un’ottima idea e del classico modo per mungere i consumatori. Fa tutto parte del gioco e nessuno vi obbliga a prendere una nuova faceplate anche se sarete tentati a più non posso! Segnaliamo che se cambiare la cover frontale è un’operazione velocissima e non richiede nessuno strumento, per quella posteriore dovremo invece munirci di un piccolo cacciavite a stella per rimuovere un paio di viti che tengono la cover in posizione. Decisamente poco comodo e inadatto a repentini cambi di stile. Tra l’altro perfino lo slot Micro SD si trova sotto la cover, quindi per accedervi bisognerà per forza munirsi di cacciavite. Una scelta che lascia parecchi dubbi.
Le due console sono compatibili con NFC e gli Amiibo, anche se per il momento questa compatibilità è limitata a Smash Bros tramite un aggiornamento software non ancora disponibile. Lo sfruttamento degli Amiibo da parte di Nintendo è ancora in parte avvolto dal mistero e vedremo nei prossimi mesi cosa trarranno dal cappello.
Infine per quanto riguarda la memoria della console, troviamo uno slot Micro SD e non più SD, che comporterà qualche grattacapo per coloro che posseggono una memoria capiente che vogliono usare sulle nuove console: scordatevelo. Trasferire i vostri dati da una console vecchia ad una nuova richiede la sopportazione di una procedura scomoda, lunga, fastidiosa e a tratti contro intuitiva. Trasferite i dati essenziali e occupatevi dei giochi tramite PC, oppure riscaricateli dall’eShop in modalità riposo; farete di sicuro molto prima che sorbirvi il trasferimento completo tra una e l’altra console. Consiglio per Nintendo: è ora di creare un account unico online e sistemate la gestione dei file!
Uno sguardo all’interno
New Nintendo 3DS e New XL hanno delle budella più potenti: CPU e GPU sono migliorate e sebbene manchino dati ufficiali, dovremmo tenere tra le mani una console con il doppio della RAM e della VRAM. Per quanto riguarda gli schermi non vediamo nessun aumento di risoluzione, il che è un vero peccato. La qualità dell’immagine è comunque migliore, sebbene rimanga pixellosa come in passato. L’effetto è sicuramente più evidente su New 3DS XL che non sul New 3DS normale, anche se quest’ultimo ha gli schermi leggermente più grandi rispetto al suo predecessore.
La console è molto più veloce ad accendersi, caricare l’eShop e far partire i giochi. Tutta l’esperienza risulta nettamente più scorrevole, i tempi di caricamento sono abbattuti drasticamente e finalmente non abbiamo l’impressione di leggere la classica rivista con le pagine tutte incollate. I cambiamenti sotto il cofano ci sono e da soli valgono quasi l’acquisto della nuova console. Per cominciare la novità regina, quella che farà davvero sbavare i possessori di una portatile Nintendo di vecchia generazione è la nuova modalità 3D Super Stabile. Finora siamo stati abituati a restare fissi davanti allo schermo 3D della console, pena la sparizione dell’effetto a tre dimensioni lasciandoci con gli occhi incrociati e leggermente nauseati. In effetti la vecchia tecnologia a parallasse di 3DS e 3DS XL funziona solo in determinati (e poco numerosi) angoli di visione. Grazie al 3D Super Stabile invece le New console sfruttano la telecamera frontale per tracciare la posizione dei nostri occhi e di conseguenza adattare l’effetto di profondità. In parole povere possiamo muovere lo schermo a destra e sinistra, sopra e sotto e l’effetto treddì non sarà influenzato. Certo, il sistema ha i suoi limiti ma si tratta di un enorme passo avanti che davvero lo fa passare a una delle features principali di questa revisione hardware. Tutti coloro che l’hanno provato si sono dimostrati entusiasti e non vediamo perché voi non dovreste fare lo stesso.
Per quanto riguarda le migliori prestazionali, non vogliamo tediarvi troppo coi numeri, ma abbiamo fatto diverse prove e abbiamo notato miglioramenti nei giochi più impegnativi. Se da un lato Mario Kart 7 impiega circa 9 secondi ad avviarsi su 3DS, 3DS XL e New 3DS, dall’altro Smash Bros impiega 17 secondi per arrivare alla schermata iniziale su New 3DS mentre ce ne impiega ben 43 secondi. Una bella differenza! Tutti questi muscoli extra però saranno forieri di cattive notizie per coloro che già posseggono una vecchia console e non desiderano passare a quella nuova. Nintendo pubblicherà infatti dei giochi esclusivi per le versioni New, anche se per il momento l’unico gioco previsto è Xenoblade Chronicles. Tuttavia c’è poco da stare allegri! Altri titoli invece godranno di migliorie nel frame rate e nelle texture, come ad esempio il recente Monster Hunter 4 Ultimate.
Il nuovo hardware garantisce comunque una buona durata della batteria, che Nintendo afferma essere di da 3.5 a 6 ore per New Nintendo 3DS e da 3.5 a 7 ore per New Nintendo 3DS XL con un tempo di ricarica completa per entrambe le console di circa tre ore e mezzo. Nulla di estremo, specialmente perché ancora una volta il caricatore è disponibile a parte (oltre ad un nuovo stand di ricarica, stavolta che tiene la console in verticale). I giocatori sono comunque abituati a autonomie di questo genere, quindi non vi sono soprese di sorta.

3DS XL, 3DS e New 3DS
Vale la pena?
L’acquisto di una versione New va ponderato attentamente. Da un lato lo Stick C e il nuovo 3D Super Stabile, oltre alle prestazioni nettamente migliorate, rendono queste due console golose. D’altro canto non si tratta di una nuova piattaforma e i giochi in uscita (salvo alcune eccezioni) possono essere fruiti anche sui vecchi hardware. Se non possedete ancora una portatile Nintendo la scelta è ovvia e ricadrà sul New 3DS o sul New XL (a dipendenza dei vostri gusti) mentre se avete già adottato una console “di vecchia generazione” dipende dal vostro grado di entusiasmo per Nintendo: se siete fan sfegatati probabilmente state attendendo questo venerdì col vostro preordine in tasca. Se siete dei giocatori occasionali però magari l’investimento nel nuovo hardware non è la scelta migliore. L’upgrade non è assolutamente fondamentale, ma consigliatissimo per tutti coloro che spendono una considerevole quantità di tempo giocando on the road.