Negli ultimi mesi abbiamo parlato spesso di mouse e di accessori vari. Tuttavia è parecchio che non ci soffermiamo sull’altro componente fondamentale del gaming su PC: la tastiera. L’occasione ghiotta viene, come spesso accade, da Logitech G che ci ha inviato la nuova G410 Atlas Spectrum, tastiera meccanica RGB.
Compatta
La G410 ha due particolarità che saltano all’occhio: il form factor tenkyless e l’illuminazione RGB. La tastiera in effetti è davvero molto compatta per essere un prodotto dedicato al gaming e sacrifica il tastierino numerico e tutti i tasti macro a cui siamo abituati di solito in favore di portabilità ed ingombro ridotto. Secondariamente l’illuminazione indipendente di ogni tasto è finalmente un tratto comune delle tastiere meccaniche e non esclusivo appannaggio di quelle a membrana, che non piacciono molto ai gamer. Ma non anticipiamo troppo le cose. Il layout della tastiera è compatto. Un peso di soli 830 grammi e dimensioni 185 x 390 millimetri non prende molto posto sulla scrivania. Il che si sposa perfettamente con le esigenze di alcuni gamer che non posseggono un campo da calcio come scrivania. Certo, il suo essere tenkeyless potrebbe essere un problema per alcuni di voi, specialmente se intendete usare la tastiera anche per attività non legate al gaming in senso stretto. I tasti sono tutti piacevolmente convessi e assicurano una presa salda e sicura. Come in altri casi, sia i tasti WASD che le frecce sono contrassegnati come tasti di movimento, cosa che mi sembra sempre un filino ridicola perché è impossibile dimenticarsene. Come dicevo non ci sono tasti macro e i soli tasti speciali che troveremo sono il tasto per spegnere l’illuminazione e per disattivare il tasto Windows. Potrebbe sembrare una cavolata, ma mi sono ritrovato ad usare molto più di quanto pensassi quest’ultimo tasto per evitare di tornare al desktop (sì, mi agito durante certi giochi!). La tastiera ha una scocca asimmetrica, cosa che al contempo la rende più aggressiva ma che potrebbe far impazzire coloro che hanno un po’ di disturbo ossessivo compulsivo… sta a voi decidere se potete vivere con questo dettaglio. Nella parte alta della tastiera troviamo poi un alloggiamento che contiene uno stand per smartphone. Dal momento che la G410 è compatibile col sistema ARX di Logitech G, sistema che serve per tenere d’occhio statistiche e dati del PC, oltre che a regolare volume e cambiare tracce audio. Lo stand a scomparsa insomma serve per reggere il vostro telefono iOS o Android e darvi una panoramica sul vostro hardware. Nulla di davvero indispensabile ma piuttosto fico se avete un nuovo PC super potente e volete avere tutto sotto controllo. Per finire la panoramica va detto che questa G410 ha un layout svizzero, un netto miglioramento rispetto alla Orion Spark che non offriva questa opzione.
Romer-G
Vantaggio netto sulla già citata Orion Spark è che in questa Atlas Spectrum sono stati impiegati i famosi Romer-G di Logitech, gli switch meccanici di cui il costruttore losannese va tanto fiero. Soffici e resistenti hanno una distanza d’attuazione di 1.5 millimetri per 45 grammi di forza, in netto vantaggio rispetto ad esempio i Cherry MX Brown. Questi switch sono molto piacevoli secondo me anche se non sono di certo adatti alla scrittura della vostra autobiografia. A lato gaming però le performances sono molto soddisfacenti e i miei test su vari giochi, da Titanfall a Tales from the Boarderlands mi hanno dato ottime impressioni. Una tastiera del genere, per via della sua dimensione ridotta, si presta bene ad essere trasportata. È quindi importante che la qualità dei tasti sia in linea con le necessità di un gamer itinerante! L’unica pecca che ho notato è un rumore un filino troppo metallico sulla barra spaziatrice, ma è cercare davvero il pelo nell’uovo. Eleggerei la G410 a mia tastiera per tutti i giorni? La risposta è no, perché sono una persona che con la tastiera scrive molto e quindi prediligo le tastiere più ergonomiche che facilitano il compito. La eleggerei come tastiera principale per tutte le mie attività videoludiche? Assolutamente sì, anzi a dire il vero l’ho già fatto. Il software di gestione, Logitech Gaming Software, permette di salvare diversi profili, associabili anche ad un particolare eseguibile. Sono disponibili profili per la maggioranza dei giochi più diffusi e, a parte qualche incomprensione uomo-macchina iniziale, sono riuscito a far funzionare tutto in modo soddisfacente. Come già dicevo poco fa, non ci sono tasti macro e quindi le funzionalità in questo campo sono praticamente zero. Non è d’altronde lo scopo di una tastiera di questo tipo offrire tasti programmabili! Se siete in cerca di una tastiera da MMO o MOBA, dovrete per forza cercare altrove.
A livello di illuminazione, Logitech G promette una gamma di 16,8 milioni di colori ma la realtà è che i cambiamenti così sottili non sono facili da individuare. Ad ogni buon conto l’illuminazione dei tasti, singolarmente impostabile e che origina dal centro del tasto, è molto buona. Le varie opzioni di illuminazione possono ad esempio evidenziare il layout dei tasti del gioco in corso, lasciare una scia, evidenziare gruppi di tasti o semplicemente eseguire animazioni predefinite dal programma. Ovviamente la cosa più utile è il layout di gioco anche se, a scanso di errori miei, non c’è modo di impostare colori variabili per i cooldown.
Fate (poco) posto sulla scrivania
Concludiamo? La Logitech G G410 Atlas Spectrum è una tastiera compatta e solida. L’ottima illuminazione e l’inclusione degli switch Romer-G ne fanno un prodotto di qualità. Certo, non è adatta a coloro che hanno bisogno di macro su macro e non la consiglio per attività fuori dal gaming e dal navigare online. Una tastiera da gaming non è fatta di certo per essere una tastiera da scrittura. Il prezzo è consistente, 159 CHF, ma d’altro canto vi potereste a casa una tastiera che vi farà fare molti chilometri.