Team Asobi è pronto a regalare un’esperienza davvero godibile, ma in esclusiva per i soli possessori dell’ultima console di casa Sony, e il lancio dell’atteso titolo è ormai qui. Parliamo dell’esclusiva PlayStation 5, Astro Bot, che torna sui nostri schermi con una nuova sequela di avventure dopo il successo riscosso da Astro’s Playroom, gioco gratuito che era parso come una tech demo di PlayStation 5 e DualSense.
Ora la mascotte Sony diventa vera e ufficiale protagonista di un’esperienza completa, o meglio “un’avventura spaziale di dimensioni grandiose”, come sosteneva Nicolas Doucet, Studio Director di Team Asobi, all’epoca del lancio, durante lo State of Play del 31 maggio 2024. Abbiamo testato i bellissimi livelli che vi attendono nel platform spaziale su console Sony, e non vediamo l’ora di dirvi di più nella nostra recensione!
Astro Bot: un’avventura di calibro spaziale
Per esaudire le richieste dei fan del robottino Astro, desiderosi di avere per le mani un vero e proprio sequel di Astro Bot: Rescue Mission, Astro Bot ci catapulta in 80 mondi diversi. Ognuno con le sue caratteristiche, ma soprattutto con tanta interazione dinamica da parte del giocatore, che per quanto si troverà a dover affrontare i vari livelli in sola modalità single player, potrà comunque osservare le mille azioni possibili che si possono compiere con Astro, oltre a guidarlo con il movimento stesso del nostro controller. Ma andiamo con ordine, e partiamo dal fatto che Astro Bot sembra voler seguire con determinazione il percorso tracciato dal suo diretto predecessore, Astro’s Playroom, che mostrava le straordinarie potenzialità del controller DualSense e rendeva omaggio a quasi trent’anni di storia di PlayStation.
Questa nuova avventura del robottino amorevole di Sony ci porta a esplorare 6 galassie e più di 80 livelli, come detto qui sopra, estremamente diversi tra loro, con tante ambientazioni diverse e davvero interessanti da perlustrare, in grado di mettere alla prova le tante abilità di Astro mentre deve salvare i piccoli bot, in quantità diverse da un livello all’altro. Troveremo vulcani prossimi a eruttare, foreste verdeggianti, ghiacciai, rovine desertiche e paesaggi decisamente futuristici, con ispirazione a diversi titoli in esclusiva Sony che hanno fatto la storia di PlayStation. Non vi anticipiamo troppo a tal proposito, ma riferimenti a Nathan Drake di Uncharted, Aloy della serie Horizon e Kratos di God of War sono solo alcune ispirazioni che potrebbero comparire sui nostri schermi.
Vecchie conoscenze, nuovi mondi da esplorare
Senza dubbio, alcune delle nostre vecchie conoscenze riescono a ricoprire un ruolo abbastanza importante, per aiutare Astro a salvare la situazione nei vari livelli dove si troverà a risolvere puzzle e mettere alla prova tutte le potenzialità tecniche offerte dalla console di casa Sony, con un’interessante unione tra software e hardware. A tutti gli effetti, la volontà di citazionismo che ci aveva tanto fatto apprezzare Astro’s Playroom si estende persino ai nuovi poteri su cui il robottino potrà contare, ben 15 abilità totali e tutte nuove, da scoprire e mettere in pratica a ogni ostacolo possibile in cui incapperemo.
Tra queste, i guantoni Twin-Frog strizzatina d’occhio a LittleBigPlanet 2, che sparano rampini estensibili e utili per aggrapparsi alle superfici sospese nel vuoto per crearsi un percorso, mentre in lotta potrà usarli per far rimbalzare le bombe contro i nemici o ribaltare avversari di grandi dimensioni. Nondimeno il Barkster (bulldog booster) servirà per sfondare vetri e vincere improbabili incontri di sumo, fermare momentaneamente il tempo per creare piattaforme stabili e ricorrere alla spugna gigante che permette di assorbire notevoli quantità di acqua per diventare un titano e seminare distruzione all’interno dei paesaggi circostanti.
Nel corso della nuova avventura di Team Asobi non mancheranno nemmeno i livelli subacquei, davvero interessanti e che tra meduse e altre creature marine ci spingeranno a introdurci in relitti probabilmente traboccanti di collezionabili nascosti e in attesa di essere riportati a galla. Un’aggiunta al gameplay molto curiosa e godibile a livello sia estetico, per le performance del motore grafico, sia tecnico per le possibilità offerte dal gameplay, reso variegato e sfaccettato.
Varietà e performance interessanti
A proposito di novità e varietà, il nuovo Astro Bot presenta oltre 70 nemici mai visti prima, tra cui boss colossali da abbattere al termine di ogni galassia, con diversi design tutti da scoprire e abilità altrettanto interessanti da studiare per comprendere come affrontarli al meglio, e di cui anche in questo caso non vi daremo alcuno spoiler. Saranno tante le sfide che Astro dovrà superare per poter ritrovare il suo equipaggio disperso, e al tempo stesso mettere alla prova i riflessi degli appassionati di platform.
A prima vista si direbbe dunque che Astro Bot possa avere tutte le carte in regola per sfidare i giganti del genere platform, con i ragazzi del Team Asobi che hanno messo a punto nuovi modi per sfruttare appieno le funzioni speciali del DualSense, come del resto era già avvenuto con Astro’s Playroom. Un titolo che ha saputo davvero stupirci per la pulizia del motore di gioco e grafico, senza alcuna pecca in termini di fluidità e di qualità decisamente elevata dell’estetica.
In conclusione
Il platform 3D di Asobi sembra davvero un’evoluzione sostanziale di tutto il lavoro già svolto in precedenza e che avevamo già visto nel corso di quanto prodotto in questa serie. Promette di rappresentare uno dei giochi più interessanti in arrivo su PS5 quest’anno. Forse non troppo longevo, non tanto per quantità dei livelli e dei mondi, quanto per la complessità dei livelli in sé, che sono fondamentalmente una sequela di azioni fluide e davvero ben curate nei dettagli e negli effetti speciali. Grazie al feedback aptico e ai grilletti adattivi, oltre ai movimenti dell’intero controller che utilizziamo per manovrare l’aliante, anche il joystick di PlayStation 5 gioca un ruolo cruciale nell’esperienza ludica, che potrebbe portare il gaming sensoriale di PS5 a un livello completamente nuovo. Da non perdere assolutamente.
The Good
- Estetica molto curata
- Motore di gioco ben performante
- Creatività davvero stupefacente
The Bad
- Longevità e originalità dei livelli non eccessive