Oggi parliamo di un gioco nato inizialmente per dispositivi mobile, approdato poi a nel mondo Nintendo su Wii U e infine arrivato anche su console e PC. Ecco a voi il Dugeon Crwaler di Dolores Entertainment: BitDungeon+ che in questo caso abbiamo avuto l’occasione di provare su Xbox One.
Le basi sono quelle di un Dugeon Crawler con molti riferimenti a The Legend Of Zelda per NES e con un tocco di Diablo. Tanti punti a favore per questo “giochino” con visuale top-down, livelli infestati da mostri, bottini da recuperare e combattimenti contro enormi boss di fine livello. Anche se queste premesse sono tutte buone il vero problema è che il gioco finisce qui, non c’è nient’altro. Il tutto si può riassumere in tre fasi, uccidere mostri, recuperare gli oggetti e passare alla prossima stanza. Questa sequenza rappresenta sostanzialmente il cuore dell’intero gioco e questo porterà allo sfinimento molto presto.
Ma cominciamo dall’inizio, prima di tutto parliamo un po’ del background, anzi no visto che non c’è alcun background e nessuna storia, nessun indizio su chi siano e perché siano lì i nostri personaggi, perché dobbiamo affrontare quei mostri e soprattutto che posto sia quello. In sintesi niente di niente.
Vi ricordate “Ghosts ‘n Goblins” per NES? Un intro di 30 secondi, a dir tanto, dove si vede la nostra bella che viene rapita da un mostro e il percorso che dobbiamo fare per salvarla. Una cosa semplice cosi sarebbe bastata e invece zero. Facendo cosi, a mio parere, la profondità del gioco va a farsi benedire.
Passiamo al prossimo punto dolente: Il Level Design. Tante volte si apprezzano molto i giochi semplici, intuitivi, dove capisci al volo cosa fare. In questo caso forse si sono lasciati prendere la mano dalla semplicità quando hanno creato i livelli del gioco. Ogni singolo livello del Dugeon segue sempre lo stesso schema, sempre gli stessi “Sprite”, dopo aver superato un tot di porte si trova quella rossa che nasconde il boss di fine livello. Non avrete nessuna possibilità di saltare da una stanza all’altra o di scappare da qualche mostro, visto che una volta entrati in una stanza questa si chiuderà. Per aprire le porte bisogna semplicemente uccidere tutti i mostri all’interno della stanza che sicuramente ci dropperanno la chiave della porta successiva. Riguardo ai mostri presenti nelle stanze, i primi che incontreremo potranno sembrare difficili da uccidere, ma dopo qualche combattimento avrete già imparato i loro pattern d’attacco e diventerà tutto più facile. La stanza si chiude, uccidete i mostri e avrete la chiave, semplice no?
I boss di fine livello, forse, possono rappresentare l’unica e vera challenge del gioco, più grossi e articolati dei mostri piccoli e dotati di una serie d’attacchi differenti possono rendere il tutto meno semplice del previsto. Dopo qualche livello comincerete ad avere una certa sensazione di Déjà-vu, mostri e livelli cominceranno a ripetersi uccidendo un po’ il gioco.
Vi starete chiedendo cosa dovrebbe spingervi a continuare il gioco? A cercare la fine? (sempre che ne esista una) beh semplice risposta: migliorare il vostro equipaggiamento. La varietà degli oggetti presenti nel gioco e veramente minima, infatti sono presenti solo armi bianche (niente armi da distanza), scudi e armature. Ogni oggetto ha delle statistiche che si possono vedere solo quando lo si raccoglie da un forziere e non esistendo una scheda personaggio, l’unico modo per consultare di nuovo le statistiche sarà quello di raccoglie un altro oggetto simile, che ci mostrerà un semplice confronto tra i due.
Ogni volta che incapperemo in un vicolo cieco, uccidendo tutti i nemici nella stanza, otterremo un potenziamento, ovvero la possibilità di aumentare salute massima, colpo critico o attacco (una scelta per volta).
Sostanzialmente il gioco è tutto qui, la domanda che ci siamo posti in molti è: Ha una fine? Noi abbiamo giocato svariate ore e abbiamo raggiunto quasi il livello 30 ma sembra non avere una fine. Un aspetto del gioco che forse a tanti non piacerà è il “Permadeath”, ovvero quando muori sei morto, si ricomincia tutto da capo. l’equipaggiamento trovato? Perso. I potenziamenti raccolti? Persi. Cosa rimane? Niente. L’unica traccia dei vostri progressi é mostrata in una sezione del gioco in cui ci sono tutte le “skin” delle armi che avete trovato nei livelli precedenti.
In conclusione Bit Dungeon +, a mio parare è un gioco un po’ incompleto, è una buona idea, ha una buona struttura di base ma lasciata a sé stessa. La carenza di contenuti e la ripetitività del game-play sono due aspetti negativi, anche se l’’avventura in co-op può darci qualche ora di divertimento in compagnia. Lo consiglio solo a chi ama i giochi senza scopo, ripetitivi e per chi ha una vera e propria passione per i Dugeon Crawler. Ricordatevi che noia e frustrazione potrebbero bussare alla vostra porta molto presto…!
The Good
- Permadeath
- Livello di sfida altino
The Bad
- Ripetitivo
- Senza struttura e background