Quando, vent’anni fa, la terra respinse un terribile attacco alieno tutti sapevano che gli invasori sarebbero tornati. La consapevolezza di non essere soli nell’universo ha unito la razza umana come mai prima nella storia. Ora che i cattivi stanno per tornare, tocca alla nuova generazione farsi avanti per difendere la terra nel suo giorno dell’indipendenza.
Fly me to the moon…
Bella l’introduzione, vero? Sembra quasi presa dalla cartella stampa e invece l’abbiamo scritta noi! Il succo comunque è quello: l’umanità ha avuto vent’anni per prepararsi al ritorno degli alieni. Dopo essere stati sconfitti nel 1996, i cattivi sono spariti. Alcuni mostri, fatti prigionieri dagli americani, sono in una sorta di stasi. Le navi abbandonate sono rimaste inerti. Nonostante la popolazione della terra fosse ridotta della metà, la vita è andata avanti e gli esseri umani sopravvissuti hanno fatto tesoro delle tecnologie aliene creando navi spaziali, sistemi di difesa orbitali e caccia futuristici. Fatto questo, è iniziata l’attesa.
La storia di Independence Day: Rigenerazione inizia con le vicende della nuova generazione di combattenti per la Terra. Una generazione cresciuta con la consapevolezza che il nemico sarebbe tornato. Jake (Liam Hemsworth) era un promettente pilota di caccia stellare finché una bravata durante l’addestramento l’ha costretto a fare lavori di manovalanza (spaziale comunque) sulla Luna. Quando però un’astronave appare vicino alla base lunare viene ingaggiato da un preoccupatissimo David Levinson (Jeff Goldblum) per andare ad esplorarne i resti (ovviamente la coalizione guidata dagli americani non pensa, spara). Mentre il dinamico gruppo di esploratori recupera un misterioso artefatto, ecco comparire i cattivi. L’astronave è enorme e inizia la sua opera di distruzione planetaria. Il gigante oscura i cieli, aspira Dubai per scaraventarla sopra Londra e i disperati tentativi della coalizione globale di difesa falliscono l’uno dopo l’altro. Il nemico è scaltro e ha fatto bene i suoi piani. La comparsa di un misterioso alleato, la risolutezza di eroi vecchi e nuovi e una certa dose di culo però stanno per capovolgere le sorti dello scontro…
Parola d’ordine: CGI
Independence Day: Rigenerazione è un’orgia incredibile di grafica al computer. Visivamente è davvero impressionante, specialmente in 3D. Città che precipitano, onde di maremoto colossali, scene d’azione velocissime e pirotecniche. Oramai la tecnologia permette di realizzare anche il più allucinato e galattico desiderio dei registi (in questo caso, di Roland Emmerich). La storia non è nulla di particolarmente sconvolgente o profondo: arrivano gli alieni, sembra che stiano vincendo ma l’eroismo di un manipolo di coraggiosi salva la situazione, pur dovendo fare qualche sacrificio. Un po’ la trama di qualsiasi summer blockbuster hollywoodiano a tema fantascientifico. Certo, il primo Independence Day fece la sua porca figura, specialmente facendo saltare in aria la Casa Bianca in quel modo. Difficile però al giorno d’oggi stupire il pubblico con i semplici effetti speciali. Ecco allora arrivare un cast ad alti e bassi che mischia il vecchio e il nuovo. Chi manca della “vecchia guardia” è Will Smith, che pare abbia chiesto una paga troppo alta per partecipare alla pellicola. Bill Pullman incarna ancora, verso la fine, quel presidente americano risoluto e coraggioso tanto diverso dai candidati attuali per la Casa Bianca. Jeff Goldblum è sempre il nevrotico scienziato, parte che oramai gli deve riuscire ad occhi chiusi (manca solo la storiella de: “Dio crea i dinosauri, Dio distrugge i dinosauri…” per essere perfetto!). Il casting di giovinastri invece, beh, francamente un filino anonimo lo è. Liam Hemsworth è simpatico ma non è di certo Chris né Will Smith. Gli altri personaggi sono talmente di contorno che non ci ricordiamo nemmeno i loro nomi 2 ore dopo aver visto il film (sì, possiamo guardare online, ma stiamo cercando di far passare un concetto qui). Insomma, meh.
Verso la trilogia
Independence Day: Rigenerazione non sarà l’ultimo della serie. Al finale mancava solo “nei cinema nel 2019” o una cosa simile. Ma noi stiamo parlando di quello nelle sale adesso. Beh, full onestà, il film si lascia guardare. Non è originalissimo e, nonostante la riduzione massiccia del patriottismo americano, rimane piuttosto USAUSAUSA!!!. Fantasmagorici gli effetti speciali, l’azione è tanta e sembra non finire mai. La trama è un po’ piatta ma è praticamente un must per un summer blockbuster. Lo consiglierei come preorder della versione estesa con gli autografi del cast in 4K HDR da 3000 franchi? No. (Non esiste una versione del genere eh!). Lo consiglio come film da vedere con popcorn, cocacola e amici? Se siete fan di questo genere, sì. Independence Day: Rigenerazione sa intrattenere in modo leggerissimo e le due orette buone di film scorrono via piuttosto bene.