Logitech G PRO X Superlight 2

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Logitech G PRO X Superlight 2

Non è un mistero che Logitech G PRO X Superlight fosse uno dei mouse preferiti della redazione. Non perché è fatto da Logitech ma per la sua obiettiva qualità e, specialmente, leggerezza.

Il mouse che ci ha finalmente convinto che, quando si tratta di periferiche da puntamento, leggero è meglio. Ora, a distanza di un paio d’anni, ecco arrivare una nuova versione.

 

Superleggero

Logitech G PRO X Superlight 2, disponibile in nero, bianco e magenta, è un mouse da gaming che fa della leggerezza uno dei suoi punti di forza. Sessanta grammi solamente. In 60 grammi troviamo un sensore Hero 2 con risoluzione 100 – 32’000 dpi, velocità massima di tracciamento di oltre 500 ips, un’accelerazione massima supportata di oltre 40 G e nessuno smoothing, accelerazione o filtering. Il tutto viene comandato da un microprocessore ARM a 32 bit e una memoria per 5 profili personalizzati. Grazie alla tecnologia senza fili Lightspeed il polling rate è di 2kHz. La batteria permette fino a 95 ore di movimento continuo che diventano effettivamente senza limiti pratici se usiamo un tappetino del mouse Powerplay di Logitech G, col quale questo mouse è perfettamente compatibile. C’è anche un’altra novità degna di nota: gli switch principali. Il mouse è dotato dei classici tasti destro, sinistro, rotellina cliccabile e due tasti avanti e indietro. Tuttavia i due tasti principali sono basati su una tecnologia che Logitech chiama Ligthforce Hybrid Switches di cui parleremo ancora più avanti.

Con un peso di soli 60 grammi, è anche più leggero rispetto al suo predecessore ed è uno dei mouse più leggeri attualmente disponibili sul mercato. E al contempo questo mouse non trasmette la sensazione che sia un prodotto di scarsa qualità. Anzi, nonostante l’adagio “più leggero = minor qualità” abbia ancora una notevole trazione per molti, in questo caso Logitech è riuscita a proporre (anzi, a riproporre visto il modello precedente) un prodotto al contempo leggero ma dal feeling decisamente premium. Sulla parte inferiore, troviamo una serie di piedini di scorrimento in PTFE per un controllo fluido. Dietro uno sportellino rotondo c’è lo spazio per conservare il ricevitore USB incluso, il che è particolarmente apprezzabile, visto che spesso non abbiamo questa opzione. Lo sportellino nasconde anche i contatti per il già citato Powerplay, quindi adattare Superlight 2 è semplice come ricordarsi di fare desincronizzare il mouse precedente dall’app G Hub che se vi dimenticate tanti saluti dovrete riattaccare il mouse vecchio o uno di riserva e ogni volta mi dimentico!!! (scusate lo sfogo). Logitech ha migliorato ulteriormente il design introducendo una porta USB-C, abbandonando la vecchia porta Micro USB presente nel modello originale. Superlight 1 aveva un cavo di ricarica piuttosto scomodo con due linguette che si inserivano nel mouse, rendendo assai frustrante una connessione rapida e, ancor peggio, il cavo non utilizzabile per null’altro. Ora, con una semplice porta Type-C, il problema è finalmente risolto!

Per quanto riguarda l’aspetto visivo, Superlight 2 è del tutto identico a Superlight 1. Perfino il nome sul lato dice solo “Superlight” così come l’etichetta sulla parte inferiore del device. Pro Superlight sembra essere insomma il nome di tutta la gamma, in un quasi inedita mossa per evitare di aggiungere troppi orpelli. Perché comunque “Logitech G PRO X Superlight 2” non è che scivoli via fluidamente… Parlando di design allora è importante parlare anche di comfort. Generalmente parlando, questo nuovo Superlight 2 è molto comodo, posto che non abbiate delle mani gigantesche e che non necessitiate di un mouse più orientato all’ergonomia. Non ha di certo senso mettere a confronto un MX Master 3S con questo mouse. La forma arrotondata e la superfice estremamente liscia sono piacevolissime al tatto ma non otterrete nessun supporto particolare per il pollice. I tasti sono comunque tutti ben piazzati e facilmente raggiungibili. Il design è ambidestro ma i tasti, a differenza di altri mouse visti in passato, sono solo sul lato sinistro del mouse quindi, fondamentalmente è più adatto ai destrosi che per i mancini.

Il click più soddisfacente, il setup più preciso

Parlavamo, poc’anzi, dei nuovi tasti Ligthforce Hybrid Switches. La differenza con il primo Lightspeed è enorme e al primo impatto. La sensazione che trasmettono e il loro suono sono nettamente diversi rispetto al passato, e offrono una percezione tattile significativamente più pronunciata e clic con un tono più basso. Questi interruttori meccanici ottici combinano i vantaggi di affidabilità e velocità di un interruttore ottico con la sensazione tattile di un tradizionale microinterruttore meccanico per ottenere prestazioni superiori. L’idea è ottenere tempi di reazione più rapidi e una maggiore affidabilità rispetto agli interruttori normali usati tradizionalmente.

Il risultato è che i nuovi switch sono rapidi, precisi e hanno un click estremamente soddisfacente da un punto di vista sia tattile che auditivo. Dimenticatevi pure il sensore Hero 2 e le 95 ore di batteria, è questo l’upgrade che ci interessa! Scherzi a parte, sia il feeling che la precisione sono ottimi e, anche grazie al polling rate più elevato rispetto al solito, fondamentalmente compongono un mouse che non ha praticamente mai mostrato il fianco, nemmeno nelle situazioni più tese. Detto questo, il click più sonoro e leggermente più alto in tonalità rispetto a quanto siamo abituati in genere non ne fanno un mouse adatto ad essere usato in un ufficio o in uno spazio comunque condiviso e silenzioso. Non che sia un particolare problema, visto che si tratta di un mouse da gaming d’alta gamma, ma è comunque bene tenerlo a mente.

A fare la parte del leone per quanto riguarda la personalizzazione non è l’RGB, anche perché è totalmente assente su Superlight 2. G Hub, il software di gestione di tutte le periferiche della serie G di Logitech, permette di personalizzare le performances del mouse in tutte le sue componenti principali. Al primo avvio ci sarà chiesto quale siano i dpi che preferiamo di default, con l’opzione di configurare sia la distanza di sollevamento e persino di configurare in modo indipendente gli assi X e Y.

Per finire possiamo scegliere se usare gli switch Lightforce in modalità ibrida (che immaginiamo sia ottica e meccanica – moriamo dalla voglia di aprire questo mouse per vederne uno dal vivo !!!) che solo ottica. Quest’ultima consuma più energia e quindi ridurrà l’autonomia del device.

Nelle varie opzioni di G Hub troveremo poi diverse opzioni per gestire DPI, polling rate sia via cavo che wireless e anche una opzione per calibrare il sensore Hero 2 sulla base di un altro mouse. Quest’ultima opzione, che Logitech chiama “Copia sensibilità” ci richiederà di muovere i due mouse contemporaneamente in modo che il software possa copiare la risposta del mouse di origine e salvarla in Superlight 2. Ci sfugge un po’ il perché, visto che tra regolazioni di dpi e distanza di sollevamento possiamo già fare moltissimo. Ma se per qualche motivo volete “emulare” un altro sensore, accomodatevi pure. Ci sono anche profili della community, che potete scaricare a piacere.

Super mouse

Logitech G PRO X Superlight 2 è un mouse spettacolare. Non è il più leggero al mondo, non è nemmeno il meno costoso al mondo (di un bel pezzo!) ma è sicuramente tra i più interessanti sul mercato al momento. Migliora in modo sensibile rispetto al modello precedente pur mantenendo la stessa ergonomia e le stesse funzioni, ampliandole. È un prodotto iterativo e non rivoluzionario ma non ha bisogno di cambiare le carte in tavola del tutto. Tra i nuovi switch, l’inclusione di una porta Type-C, il polling rate di 2000Hz fa moltissime cose giuste. Non giustificheremmo davvero un upgrade dal primo Superlight se già ne avete uno sulla scrivania ma per coloro che cercano un mouse leggero e ad alte performances (ma non vi servono tasti extra), questo Superlight 2 va tenuto in serissima considerazione.

The Good

  • Click
  • Customizzazione
  • Performances
  • Compatibile Powerplay

The Bad

  • Cavo USB integrato non è nulla di che
  • Può essere rumoroso
  • Meno adatto ai mancini

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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