Psychonauts 2

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Psychonauts 2

Ma voi lo ricordate Psychonauts, gioco del 2005 per playstation 2 e Xbox?

…Beh, neanche noi lo ricordiamo. Ai tempi, il primo capitolo della saga degli psiconauti fu un flop – almeno a livello commerciale. Mentre la critica lo acclamava per i suoi sfaccettati toni ossimoramente colorati e oscuri, i videogiocatori del tempo trovarono il gioco troppo un’accozzaglia di estetiche e stili, forse troppo innovativo per il suo tempo. Il gioco fu creato dal visionario Tim Schafer, che i più appassionati dei giochi Indie ricorderanno per opere come Grim Fandango e Brütal Legends, con l’idea di rendere la psicoanalisi un platform fortemente influenzato da elementi adventure, richiamando le meccaniche a livelli rese famose dai giochi per Nintendo 64.

Col passare degli anni, e i tentativi degli sviluppatori di Double Fine di trovare qualcuno disposto ad investire sulla loro idea, sempre più videogiocatori venivano attratti dalle stramberie del giovane protagonista e riuscivano a mettere mano sul gioco di Schafer per immergersi nei livelli ispirati alla psiche dei suoi NPC, passando sia per vie legali come l’acquisto del prodotto usato che per vie illegali grazie ad emulatori e simili. Il gioco, grazie a una campagna di crowdfunding e all’acquisizione di Double Fine da parte della Microsoft, vede finalmente la luce il 25 agosto 2021, come se il tempo si fosse fermato e non fosse mai trascorso. Noi abbiamo avuto la fortuna di provare Psychonauts 2 in anteprima grazie a Microsoft che ha provveduto a mandarci una copia del gioco.

Le avventure psiconaute continuano

Durante la produzione di Psychonauts 2, Double Fine ha creato un’avventura grafica puzzle chiamata Psychonauts in the Rhombus of Ruin per legare la fine del gioco del 2005 a quella che sarebbe poi partita con il secondo capitolo della storia.

Il gioco parte, dunque, con un riassunto da parte del protagonista con l’intezione di presentare ai nuovi arrivati i suoi personaggi e le loro avventure: Il protagonista Razputin “Raz” Aquato, nato e cresciuto in una famiglia circense che detesta gli psiconauti e le loro abilità, scopre di essere dotato di poteri psichici.
Dopo essere scappato dalla propria famiglia e aver vissuto una travagliata avventura al campo estivo segreto per giovani dotati, Raz riesce ad entrare a far parte degli psiconauti. È costretto a cominciare piuttosto bruscamente le sue avventure come recluta dotata di poter psichici quando il padre della sua ragazza e capo degli psiconauti Truman Zanotto viene rapito dal malvagio Dr. Loboto (Psychonauts). Grazie ad una missione di salvataggio all’interno della psiche del loro arcinemico, insieme a Lilli e i loro mentori psiconauti Sasha e Milla, i due giovani riescono a liberare Truman e a tornare al quartier generale Lobo Madre, con Loboto nascosto nella loro astronave (Psychonauts in the Rhombus of Ruin)

Dopo questo breve riassunto, il gioco utilizza il viaggio dentro la psiche del Dr. Loboto – un mondo platform con denti e attrezzi da dentista ovunque – come tutorial e come introduzione: Loboto è stato ingaggiato da qualcuno per rapire Truman, e questo qualcuno fa parte degli Alluvionati, setta psiconauta che sta cercando di far tornare in vita la malvagia Maligula, malvagia psiconauta incantatrice di enormi mostri marini. A Raz viene costantemente ricordata la maledizione della famiglia Aquato, cioè che moriranno tutti a causa dell’acqua, e forse questa maledizione è in un qualche modo collegata a Maligula e gli Alluvionati. Raz comincia così il suo periodo come stagista, confrontandosi con la dura realtà: l’organizzazione non è tutta rose e fiori come se al immaginava lui: gli altri iniziati psiconauti si prendono gioco di lui e lo bullizzano, e da quando il presidente Zanotto è stato rapito e ha perso il senno, la sua vice Hollis Forsythe ha trasformato l’obiettivo del Lobo Madre da mantenere l’equilibrio nel mondo allo studio di pratiche psichiche oscure e malvage, come la necromanzia.

Un gioco che non vuole invecchiare

Psychonauts 2 è un gioco che non vuole stare al passo coi tempi. Double Fine è rimasta fedele alle meccaniche e al gameplay che tanto ha caratterizzato il primo capitolo della serie. Psychonauts 2 non è un semplice platform 3D fine a sé stesso, ma un gioco con diverse meccaniche incastonate magistralmente una con l’altra. Rimane però predominante la componente platform adventure, caratterizzata – come per il primo capitolo – dal fatto che ad ogni livello corrisponda la psiche di uno dei personaggi che dovremmo affrontare durante le nostre avventure.

Nei panni di Raz avremo a disposizione una pletora di superpoteri come la chiaroveggenza, la telecinesi, la pirocinesi e la levitazione, che ci permetteranno di superare i livelli platform più difficili, di scovare entrate segrete e di vedere il mondo dalla prospettiva degli altri. Più si va avanti nel gioco più sarà possibile fare upgrade alle nostre abilità grazie alla valuta di gioco, il psitanio, minerale che aumenta le capacità psichiche degli psiconauti.

Ma le abilità di Raz non servono solo all’esplorazione del livello: durante il gioco vi sarà la possibilità di imbattersi in diversi mostri, ognuno rappresentante una malattia o un fardello mentale della psiche che stiamo esplorando – come ad esempio i rimorsi – che tenteranno di fermarci la strada. Attenzione a non schivare al momento giusto e ad equipaggiare la giusta abilità, così da poter sconfiggere i nemici in modo facile e veloce, potendo dunque avanzare nel vostro viaggio psichico.
Grazie alle abilità di Raz si potrà inoltre risolvere puzzle sia all’interno che all’esterno dei livelli legati alla psiche.

Il gioco ha anche una componente di gioco di ruolo, in quanto si può scegliere come interagire con alcuni personaggi selezionando le linee di dialogo che più ci sembrano adeguate. Caratteristica old school del gioco è anche la quantità immane di collezionabili da trovare per le mappe. Ce ne sono tantissimi e di ogni tipo: dalle carte per gli upgrade alle abilità, alle etichette da abbinare al giusto “bagaglio emotivo”. Per chi, come me, è un collezionista e completista, questo gioco è contemporaneamente una manna scesa dal cielo e una condanna su cui passare ore per non dimenticarne neanche uno.

I cartoni della domenica mattina

Il punto forte di Psychonauts 2 è sicuramente la grafica. Ricorda i Cartoon di fine anni ’90 e inizio anni 2000. Ma non i classici cartoni che tutti ricordiamo, ma quelli un po’ strani e tetri, con temi psicologici molto confusionari per un bambino. Un po’ patchwork, con diversi stili che lo compongono, tetro ed estremamente colorato, Psychonauts 2 non può che farci venire in mente un crossover epico che tutti abbiamo sempre sognato: un episodio di Leone il Cane Fifone diretto da Tim Burton. I colori sgargianti sono spesso in contrasto con i temi trattati, ma è una dissonanza piacevole per la mente.

Purtroppo a tratti la grafica potrebbe sembrare piuttosto goffa e abbozzata, soprattutto durante i combattimenti, quando la visuale di gioco è ampia e lontana.
Questo tema un po’ patchwork lascia però libertà alle varie menti di essere dipinte con l’estetica che meglio le rappresenta mantenendo sempre un fil rouge che accompagna il videogiocatore durante tutto il gioco, legato dall’umorismo costante, le battute posse e i giochi di parole che, a volte, vengono persi nella traduzione dei sottotitoli in italiano.

Disordini mentali e dove trovarli

Si possono solo utilizzare degli ossimori per descrivere Psychonauts 2 e le sue estetiche. Il gioco si prende la libertà di rappresentare la psiche e i suoi problemi in modo tetro e contemporaneamente divertente, osando come pochi nel campo videoludico hanno saputo fare. Non si può fare altro che apprezzare l’apporto che regala alla causa della prevenzione e divulgazione della Salute Mentale.

Il prezzo di lancio è di 74 franchi, prezzo piuttosto alto rispetto allo store americano, il che ci fa storcere un po’ il naso. Il gioco è gratis con il Xbox Game Pass Ultimate. Vi consigliamo di giocarci se disponete di questo abbonamento, in quanto l’esperienza che Psychonauts 2 può regalare è unica e irripetibile. Se invece dovete comprarlo, forse vi consigliamo di aspettare che il prezzo cali un po’, in quanto molti altri platform di ultima generazione, sia 3D che 2D, pesano decisamente meno sul portafogli. Psychonauts 2 sarà quindi decisamente un successo migliore del primo capitolo della saga, raggiungendo finalmente un pubblico che possa davvero apprezzare questo piccolo capolavoro.

The Good

  • Collezionabili
  • Grafica Cartoon

The Bad

  • Prezzo di lancio elevato
  • Grafica a tratti macchinosa e "goffa"
5.5

Written by: Giulia Da Costa

Conosciuta anche come Duckie, Giulia è una redattrice appassionata di indie e studentessa di Media Management.

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