Scott Pilgrim vs. The World: The Game – Complete Edition

By on on Recensioni, 8 More
close [x]

Scott Pilgrim vs. The World: The Game – Complete Edition

A dieci anni dall’uscita di Scott Pilgrim vs. The World: The Game, la francese Ubisoft presenta al pubblico la Complete Edition del videogioco picchiaduro ispirato all’omonima serie di graphic novel di Bryan Lee O’Malley. Dopo essere stato rimosso dai negozi di Xbox Live Arcade e Playstation Network a causa di alcuni diritti di concessione scaduti, la casa di videogioco francese ha deciso di pubblicare nuovamente una versione definitiva del gioco dai toni arcade che segue le vicende del giovane Scott Pilgrim, disponibile dal 14 di gennaio 2021 su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC, e Stadia.

Scott Pilgrim vs. The World: The Game Complete Edition segue le vicende di Scott Pilgrim, un giovane canadese un po’ scansafatiche e amante dei videogiochi. Il disoccupato, aspirante bassista dei Sex Bob-Omb di Toronto vive una vita anche fin troppo tranquilla, ma questa viene completamente stravolta quando Scott incontra in sogno una giovane ragazza dai capelli colorati e i pattini a rotelle: l’affascinante Ramona Flowers. Quando Scott incontra davvero Ramona, una ragazza statunitense da poco trasferitasi a causa del suo burrascoso passato, il giovane se ne innamora. Eppure, per poterla frequentare, Scott scopre ben presto di dover affrontare e sconfiggere i suoi sette malvagi ex-fidanzati.


SCOTT PILGRIM VS. MODALITÀ STORIA

La modalità storia del gioco segue fedelmente la trama dei fumetti di O’Malley, al contrario di quanto abbia fatto l’omonimo film del 2010 diretto da Edgar Wright. Questa modalità è studiata appositamente per offrire a tutti i giocatori, anche i meno esperti, una godibile e personalizzata avventura pur mantenendo un’alta fedeltà alla sua opera originale. La modalità storia non solo è disponibile in tre divertenti difficoltà dai toni divertenti e carichi d’azione come pinco pallino, la modalità per chi vuole godersi il viaggio di Pilgrim contro i sette malvagi ex-fidanzati di Ramona, la difficoltà media tosto e massiccio per chi ha già avuto diverse esperienze col genere beat ‘em all e la difficoltà massima finale, maestro supremo, per chi non teme i calli ai pollici da vero gamer.

L’esperienza si amplia potendo scegliere con quale personaggio poter scegliere. I personaggi giocabili nella Complete Edition sono sei, due in più rispetto alla versione del 2010. Ogni personaggio porta con sé un set di animazioni, mosse e combo diverse. Lo scansafatiche protagonista della storia Scott Pilgrilm è il personaggio base per eccellenza. Con le sue combo di calci e pugni degni di qualsiasi picchiaduro della storia. Altri personaggi giocabili sono Stephen Stills, frontman dei Bob-Omb, e Wallace Wells, il coinquilino gay di Scott e originariamente aggiunto al gioco del 2010 tramite DLC. La quota rosa del gioco è riempita dall’affascinante Ramona Flowers, che di sicuro non è una damigella bisognosa d’aiuto, in quanto i suoi attacchi pesanti si basano sullo spazzar via i nemici col suo amato e affidabile martello. Se Ramona non è il vostro tipo, Kim Pine, la batterista dei Sex Bob-Omb, sa esattamente come prendere a calci e pugni i suoi nemici. Rispetto a Scott, sembra menare le mani in modo ancora più violento! Knives Chau, la liceale ex di Scott armata di pugnali, è passata dall’essere un personaggio aiutante speciale per gli altri ad essere completamente giocabile nel DLC, integrato nel gioco nella complete edition.

Ogni personaggio possiede le sue statistiche ed è solo continuando a giocare che diventa possibile sbloccare attacchi speciali e nuove combo, attivando il pieno potenziale dei personaggi. Il gioco, un picchiaduro a scorrimento orizzontale, si basa sul completamento di livelli in sette mondi diversi, ogni mondo basato su uno dei malgavi ex-fidanzati di Ramona. Ad ogni mondo corrisponde un epico boss finale riconducibile al passato burrascoso della nostra statunitense preferita. Cominciando la modalità storia si nota fin da subito la necessità di un certo livello di “farming”, soprattutto nelle difficoltà più alte: privo di checkpoint lungo lo stage, per giocare ottimamente si consiglia un bel po’ di farming iniziale sia per guadagnare tante preziose monete di gioco e potenziarsi, sia per livellare il personaggio e sbloccare nuove combo. Inoltre, manca della semplicità e intuitività tipica dei picchiaduro, lasciando almeno inizialmente un pelo spaesati anche i giocatori più esperti, soprattutto per quanto riguarda l’uso e le modalità delle monete di gioco. Inoltre, una volta buttati al tappeto, il tempo di risposta è lento, lasciando ai nemici la possibilità di colpirci mentre il nostro personaggio sta cercando di rialzarsi per poi parare.

Il gioco si basa su tre fondamentali valute: i punti vita, i punti fegato e i soldi. I punti vita determinano quanti attacchi è possibile subire. Arrivando a 0, ci si ritrova K.O. e si perde una vita; se anche le vite sono zero, è game over! I punti fegato sono come un’energia dai molteplici usi: una volta andati K.O., alcuni di questi punti vengono convertiti in vita. Inoltre, servono ad eseguire superattacchi o chiedere aiuto a Knives. I soldi, delle monete dai divertenti richiami al “Oh, Canada!” come le alci disegnatevi sopra, vengono lasciate cadere dai nemici quando essi vanno K.O. Servono a comprare oggetti nei negozi lungo gli stage che permettono di recuperare non solo punti vita ma anche preziosi potenziamenti che possono andare ad aumentare le statistiche come forza e difesa, ma anche il numero massimo di vite, punti vita e punti fegato. La modalità storia è disponibile sia in single player che multiplayer, sia locale che online. Questo permette di godersi la storia da soli o in compagnia ovunque ci si trovi. Attenzione per la modalità multiplayer: come nella modalità singola, i nemici possono farsi male a vicenda, ma la stessa cosa vale anche per voi ora! Il fuoco amico è attivo, quindi evitate di picchiare il vostro povero compagno d’avventure! Inoltre, non è possibile selezionare lo stesso personaggio, a meno che non vengano utilizzati dei cheat codes nella schermata di selezione del personaggio. Finendo il gioco con diversi personaggi si sbloccheranno diversi finali (sei in totale) ma solo completando il gioco come Ramona Flowers sarà possibile sbloccare il true ending della storia di Scott Pilgrim vs. The World. Per chi è totalmente estraneo alla saga in tutte le sue forme la trama e i suoi conseguenti finali potrebbero risultare confusionari. E se siete stati così caparbi da finire il gioco con almeno quattro personaggi diversi, o nella modalità multiplayer locale con quattro giocatori, potrete sbloccare anche un nuovo interessante individuo: Nega Scott.

SCOTT PILGRIM VS. MULTIPLAYER

Tutte le modalità multiplayer di questo titolo offrono la possibilità fino a quattro giocatori di condividere le avventure di Scott e il suo bizzarro gruppo d’amici. Il multiplayer in modalità storia non è un semplice giocare insieme a picchiare quanti più malvagi ex-fidanzati possibili, è anche ricco di nuove interazioni fra personaggi e nuove meccaniche che permettono un gran coinvolgimento nel gioco. Certo, è possibile completare il gioco semplicemente premendo i tasti del controller a caso, ma la possibilità di accidentalmente mandarsi K.O. a vicenda è molto alta. Quindi perché non usare le meccaniche di gioco multiplayer a proprio favore e sviluppare una vincente strategia? La prima meccanica di gioco legata al multiplayer è l’incitamento: se un personaggio è pericolosamente vicino a perdere tutti i suoi punti vita, è possibile condividerne alcuni, incitandolo. E se malgrado tutto un personaggio finisce K.O., si può accelerare il processo di rianimazione degli altri giocatori. Come già detto, questo processo è solitamente piuttosto tedioso, ma questa meccanica aiuta a smorzare il feeling di pesantezza e lentezza del processo. Se il K.O. è quello che risulterebbe fatale, il personaggio si trasforma invece in un fantasmino, evitando il Game Over. Per tornare a giocare può rubare una vita a un compagno, che lui lo voglia o meno! Anche i soldi possono essere prestati, ma solo una volta dentro un negozio. Questo permette di costruire una determinata strategia di combattimento grazie ai vari potenziamenti. Inoltre, se eseguiti contemporaneamente, i superattacchi si trasformando in fichissimi concerti.

Il multiplayer di Scott Pilgrim vs. The World: The Game Complete Edition non si ferma alla modalità storia. Sono infatti disponibili quattro divertentissime modalità minigioco locale: assalto contro i boss, survival horror, battaglia totale e dodge ball. Assalto contro i boss è la classica modalità boss rush: a tempo, si sfidano tutti e sette i malvagi ex-fidanzati di Ramona che si sono incontrati o si incontreranno nella modalità storia, cercando di fare il punteggio più alto e di metterci il minor tempo possibile. Anche qui è possibile selezionare la propria difficoltà preferita. Survival Horror è una versione classica picchiaduro del gioco, in cui in una schermata statica si affronta un’orda infinita di zombie fino alla schermata di game over. Con estetiche completamente diverse dalle altre modalità, questo minigioco a tema post-apocalittico è molto divertente, soprattutto in compagnia. La modalità battaglia totale permette finalmente di passare dal player vs environment al player vs player: i giocatori possono sfidarsi in un battle royale tutti contro tutti per scoprire chi sia il più forte e affermare dominanza sui propri amici umiliandoli con i propri superattacchi. La seconda modalità PVP è la Dodge Ball. Rimanendo in tema con le ambientazioni un po’ randomiche e la spettacolarità tipica della saga di Scott Pilgrim, ci si può sfidare a una interessante partita di palla americana utilizzando una palla da bowling. Tutto regolare, no? Le modalità di boss rush e survival horror sono dunque disponibili anche in modalità single player. Anche la modalità Dodge Ball è giocabile in singolo, ma è davvero triste annientare i poveri npc con una pesantissima palla da bowling, quindi ve la sconsigliamo.

SCOTT PILGRIM VS. AESTHETIC

Tutto il gioco, così come lo è l’opera originale, è pieno zeppo di riferimenti ad altri videogame e cultura di massa, come ad esempio l’animazione di Stills a fine livello, in cui salta dentro un famosissimo tubo verde. Questo poiché O’Mailey, il papà della serie, si è occupato fin dal lontano 2009 della realizzazione del gioco insieme ad Ubisoft, curando molteplici aspetti del gioco, fra cui i fantastici disegni delle ambientazioni. Una delle grandi forze dell’universo di Scott Pilgrim sono proprio i richiami, parodie e meccaniche tipiche di videogiochi o film d’azione, e il suo essere molto esagerato, aspetti che il medium del videogioco veicola perfettamente. Grazie alla collaborazione con O’Mailey lo spirito originale delle graphic novel è stato mantenuto anche nella trasposizione videoludica.

Dai colori brillanti, la grafica di questo divertentissimo titolo è riuscita a trasformare i peculiari disegni di Bryan Lee O’Malley in un cocktail esplosivo di richiami ai giochi arcade degli anni Ottanta. Infatti, Ubisoft ha lasciato al famoso animatore Paul Robertson il compito di disegnare ed animare in pixel art il titolo del 2010. L’unica pecca grafica dettata un po’ dallo stile è l’iniziale difficoltà ad ambientarsi tridimensionalmente nello spazio, soprattutto durante il combattimento. Se immersi completamente nella colonna sonora del gioco, vi sembrerà di essere in una sala giochi a distruggere joystick e grossi pulsanti colorati. A condire questa già magica esperienza è la fantastica colonna sonora interamente a cura della band statunitense Anamanaguchi, che ci offre l’ambiente necessario a completare l’estetica old arcade del videogioco con brani pop rock mischiati a suoni tipicamente synth e chiptune, soliti dei video giochi anni Ottanta e novanta. Inoltre, i requisiti grafici molto bassi (Per 1080p e 60fps bastano un Core i5 di seconda generazione e una Intel UHD 630) permettono al gioco di girare praticamente su ogni computer e console senza problemi. Saremmo curiosi di farlo girare su di uno smart fridge…

Conclusioni

Scott Pilgrim vs. The World: The Game Complete Edition ci offre dunque una splendida esperienza picchiaduro dai toni old arcade. Molto più divertente in compagnia che da soli, l’esperienza di gioco è forse un po’ meno magica per chi non si è ancora approcciato al mondo di Scott Pilgrim vs. The World. Almeno la visione del film è consigliata per godersi appieno non solo la storia, ma anche le varie citazioni e i divertenti cheat codes che gli sviluppatori hanno inserito nel gioco. Ve ne lasciamo uno da provare dopo aver fatto almeno una prima prova di gioco nella modalità storia: Up, Up, Down, Down, Up, Up, Up, Up

E preparatevi a un’orda di carinissimi animali!

 

The Good

  • Estetica arcade eccezionale
  • esperienza di gioco personalizzata
  • multiplayer estremamente divertente
  • puoi uscire con Ramona

The Bad

  • introduzione ai comandi/meccaniche di gioco poco chiara
  • lunghezza degli stage
  • avanzamento generale confusionario
  • gameplay a volte meccanico che ti si ritorce contro
  • devi sconfiggere i sette malvagi ex-fidanzati di Ramona
5

Written by: Giulia Da Costa

Conosciuta anche come Duckie, Giulia è una redattrice appassionata di indie e studentessa di Media Management.

No comments yet.

Leave Your Reply

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

SGN Logo

Altri membri di SCN:
games.ch
the(G)net.ch