Sony ULT Field 3

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Sony ULT Field 3

Ve l’avevamo detto che saremmo tornati a parlare di speaker bluetooth di Sony! E lo facciamo subitissimo con il fratellino di Field 5, Field 3.

Dopo aver sperimentato la potenza (e la scarsa portabilità) dell’ULT Field 5, è il turno del fratellino minore!

Robusto e portatile?

A differenza del massiccio Field 5, l’ULT Field 3 centra decisamente meglio l’obiettivo della portabilità. Con un peso attorno a 1.2 kg e dimensioni più contenute (circa 26x11x8 cm), si lascia trasportare senza troppi problemi, aiutato anche da una pratica (e stilosa, con un design che ricorda certi accessori per gente alla moda) tracolla rimovibile, i cui ganci si integrano a scomparsa nel corpo dello speaker. Il design riprende le linee squadrate del fratello maggiore: un parallelepipedo rivestito in tessuto resistente, con elementi in gomma a proteggere i radiatori passivi e la possibilità di posizionarlo sia in verticale che in orizzontale. Niente fronzoli RGB qui, a differenza del Field 5, il look è più sobrio e funzionale, forse un po’ anonimo se non fosse per il logo Sony olografico e l’immancabile pulsante ULT colorato sul pannello superiore.

La robustezza è un punto forte: certificazione IP67 (resistente a polvere e immersioni temporanee), ma Sony dichiara anche resistenza a ruggine, urti e cadute. Sembra davvero pronto a tutto, dalla spiaggia alla montagna. Sul retro, troviamo solo la porta USB-C (che serve sia per caricare lo speaker sia per usare la sua batteria come power bank per il telefono) protetta da uno sportello. Niente ingresso AUX, a differenza del Field 5. I controlli fisici sulla parte superiore sono standard (accensione, volume, play/pausa, pairing, Party Connect), ma soffrono dello stesso difetto del Field 5: una sensazione un po’ “gommosa” con solo il tasto ULT ad offrire un click soddisfacente. Uno dei punti di forza dell’ULT Field 3 è la durata della batteria. Le 24 ore dichiarate da Sony (con modalità ULT attiva e volume moderato) sembrano realistiche, se non addirittura quasi troppo poco esagerate. Ottima anche la ricarica rapida: 10 minuti collegato alla corrente garantiscono circa 2 ore di riproduzione.

Suono ULT

La ragione d’essere di ULT Field 3 ruota attorno a quel singolo pulsante ULT. Attivandolo, lo speaker sfodera un suono energico, con bassi decisamente presenti e alti brillanti, capace di riempire una stanza di medie dimensioni o animare un barbecue senza problemi. Il volume massimo è considerevole, anche se non offre la qualità migliore del mondo, specialmente se ci concentriamo sull’ascolto e non sulle vibes da festa. Come Filed 5 e molti altri suoi predecessori, questo Field 3 è pensato per la musica elettronica, hip-hop e generalmente per quelle sonorità dai bassi pronunciati. In questi contesti, l’ULT Field 3 fa un buon lavoro, mettendo in risalto dettagli nelle basse frequenze che altri speaker potrebbero perdere.

Come visto con Field 5, anche questo 3 ha le stesse criticità per quanto riguarda l’equalizzazione. Senza l’intervento del pulsante magico ULT, i bassi risultano decisamente carenti, piatti. E se pensate di compensare con l’equalizzatore a 7 bande disponibile nell’app Sony Sound Connect, preparatevi a una delusione: come già visto sul Field 5 (ma qui forse è ancora più critico, essendoci una sola modalità ULT), l’EQ custom non riesce minimamente a replicare la potenza e la profondità dei bassi della modalità ULT attivata. Inoltre, non è possibile modificare il preset ULT. Siete di fronte a una scelta obbligata: o vi piace il suono “ULT” così com’è, o dovrete accontentarvi di un suono più moscio, oppure ricorrere ad app EQ di terze parti.

Essenzialmente bluetooth

Sul fronte della connettività, troviamo Bluetooth 5.3 con supporto ai codec SBC e AAC (niente LDAC ad alta risoluzione, a differenza del Field 5), Google Fast Pair per un abbinamento rapido con dispositivi Android (che funziona molto bene) e la comoda funzione multipoint per collegare due sorgenti contemporaneamente. La porta USB-C funge anche da uscita per ricaricare altri dispositivi. È presente la funzione Party Connect per collegare fino a 100 speaker Sony compatibili e la possibilità di creare una coppia stereo con un secondo ULT Field 3… sì, perché questo modello è fondamentalmente mono se non lo usiamo in coppia. C’è anche un microfono integrato per le chiamate vocali, che comunque tendiamo a sconsigliare. L’app Sony Sound Connect, oltre a gestire l’EQ, permette di scegliere la priorità tra qualità audio (AAC) e stabilità della connessione (SBC), attivare la modalità stereo e accedere alle, ehm, utilissimi funzioni DJ.

Bottom line

Sony ULT Field 3 è uno speaker Bluetooth che fa della robustezza, della portabilità e dell’autonomia i suoi cavalli di battaglia. Aggiunge a questo un suono potente e carico di bassi (grazie alla modalità ULT) che farà la gioia degli amanti di hip-hop ed elettronica durante feste all’aperto o sessioni in giardino. Il prezzo di circa 199CHF lo rende appetibile. Tuttavia, i compromessi sono evidenti e importanti. Il suono, al di fuori della modalità ULT, è fiacco. E la modalità ULT, pur energica, non è modificabile né replicabile tramite l’equalizzatore integrato, imponendo di fatto una modalità unica. Non che la cosa sia un problema probabilmente, specialmente perché si tratta di un prodotto pensato per uno scopo principale: quello di farsi sentire ed animare eventi sociali

È il compagno giusto? Dipende. Se cercate uno speaker di quelli che possono essere strapazzati un po’, da portare ovunque senza troppe preoccupazioni, con una batteria dall’autonomia sopra la media e un suono che pompa bassi senza fare domande, l’ULT Field 3 può essere una scelta valida. Ma se per voi la possibilità di personalizzare l’audio è fondamentale, fareste meglio a cercare altrove.

 

The Good

  • Robusto e portatile
  • Autonomia batteria
  • Bassi

The Bad

  • Connettività limitata
  • Mono

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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