Anteprima: Wildgate

No Man’s Sky, Hunt: Showdown e Sea of Thieves: il gioco multiplayer Wildgate vi lancia alla caccia di artefatti interstellari e in battaglia contro altri equipaggi spaziali. Vi sveliamo perché questo colorato gioco d’azione è una chicca per gli appassionati di multiplayer.

Moonshot Games, il team dietro Wildgate, è un’azienda ancora molto giovane. Lo studio è stato fondato – similmente al publisher Dreamhaven – circa cinque anni fa e conta attualmente circa 50 dipendenti. Il team è composto da sviluppatori di giochi esperti che hanno lavorato, tra gli altri, presso Blizzard (Starcraft e Hearthstone) o Take-Two (Grand Theft Auto V e Red Dead Redemption 2). Ciò significa che, anche se Wildgate è il gioco di debutto di Moonshot, dietro c’è una notevole esperienza e know-how. All’inizio dello sviluppo, il team ha creato inizialmente 30 brevi pitch per idee di gioco, che sono stati poi ridotti a pochi punti chiave e che riflettono infine anche i valori dello studio. Tra questi figura, ad esempio, un approccio positivo, non solo allo sviluppo del gioco stesso, ma anche al lavoro con la community. La filosofia si basa, tra l’altro, anche sull’offrire contenuti nuovi e insoliti per risvegliare il bambino interiore nel maggior numero possibile di persone.

Il mondo dietro il gioco

A fare da sfondo a questa vivace e colorata battaglia spaziale c’è un universo fantascientifico appositamente creato: qui, un’alleanza di specie molto diverse governa la galassia. Si chiama The Accord ed è dedita principalmente a mantenere la pace e, al contempo, a esplorare le vastità dello spazio. A un certo punto, però, The Accord incontra una razza fino ad allora sconosciuta: i First Born. Questa antica fazione si definisce soprattutto per i suoi tratti imperialistici e la conquista violenta di altri popoli e galassie. Non sorprende che tra The Accord e i First Born scoppi una guerra centenaria. Wildgate è ambientato dopo questi eventi. I First Born sono stati sconfitti e le forze dell’Accord continuano l’esplorazione della galassia. Incontrano dimensioni e aree finora sconosciute, scoprendo resti di civiltà precedenti. Gli equipaggi delle astronavi coinvolti si chiamano Prospectors (in italiano: Cercatori) e hanno il compito di recuperare questi artefatti. E anche se Wildgate non è uno sparatutto basato su eroi, ci sono diversi personaggi giocabili legati a specifici popoli, con caratteristiche differenti: Gli agili Moph, ad esempio, sembrano aquile cotte troppo a lungo, ma diventano invisibili all’interno di un’astronave, rendendoli perfetti per le infiltrazioni. I Sammo, che ricordano conigli giganti, sono invece ideali per la difesa della propria nave, possiedono molta energia vitale e l’abilità di rigenerare la nave quando un Cercatore nemico viene eliminato.

Impressioni dal playtest!

Wildgate unisce idee provenienti da giochi diversi: a bordo della vostra nave ci sono vari compiti. Un giocatore, ad esempio, si occupa del pilotaggio, regola gli scudi e punta il prossimo obiettivo. Altri possono prendere posto ai cannoni e attaccare altre navi. Se finite sotto il fuoco nemico, potete riparare i danni con il vostro multitool o persino spegnere incendi. Per riparare la nave, invece, avete bisogno di ghiaccio, che fluttua nelle mappe. Per raccoglierlo, lasciate la nave e staccate pezzi dai blocchi di ghiaccio con il vostro strumento. In assenza di gravità, all’inizio ci si muove molto lentamente. Avete però a disposizione due boost per spostarvi rapidamente. Molto pratico: si torna alla nave in stile Star Trek tramite teletrasporto con la semplice pressione di un tasto. Nella nostra sessione di prova, questa funzione ha evitato più volte che ci perdessimo o venissimo dimenticati.

Mentre il team messo insieme casualmente per le sessioni di prova era inizialmente visibilmente sopraffatto dalle molte possibilità, dopo uno o due round si è instaurata una certa routine. A un certo punto, la squadra ha compreso il ritmo di gioco e ha iniziato a sperimentare. Ad esempio, ci siamo infiltrati in una nave nemica mentre il suo equipaggio ispezionava e saccheggiava una stazione remota. Lì abbiamo piazzato insieme una bomba e poi ce la siamo svignata. Anche se le astronavi si muovono molto lentamente, proprio questo ha creato molta drammaticità. Gli attacchi congiunti al vettore dell’artefatto sono diventati una guerra di nervi. A un certo punto, un’altra nave lo ha persino speronato, impedendogli così la fuga attraverso il Wildgate. Il gioco multiplayer combina abilmente l’azione sparatutto con combattimenti spaziali lenti ma potenti. Nei suoi momenti migliori, Wildgate è estremamente drammatico e garantisce scariche di adrenalina.

Prima impressione

Se Wildgate fosse uscito in un altro momento, avremmo potuto tranquillamente considerarlo un potenziale successo di vendite. Nel 2025, tuttavia, un’esperienza multiplayer di questo tipo è un’impresa audace. Il mercato è infatti saturo e molti potenziali giocatori hanno già optato per titoli gratuiti come Fortnite o Marvel Heroes. Wildgate offre però una premessa fresca e, con l’ambientazione spaziale e il gameplay estremamente dinamico, ha abbastanza caratteristiche uniche da distinguersi dai soliti sospetti. Nelle sessioni di prova, dopo un breve periodo di adattamento, ci siamo sentiti subito a nostro agio. Il saccheggio condiviso e il successivo abbordaggio delle navi nemiche sono estremamente divertenti.

In ogni caso, Wildgate ci ha convinto. Attendiamo con impazienza il Community Playtest dal 10 al 14 aprile 2025 e la successiva pubblicazione per PC, PlayStation 5 e Xbox Series S/X.

Articolo originale di games.ch (Olaf Bleich), pubblicato previa autorizzazione. Articolo autotradotto.

Written by: games.ch

Questo profilo ripubblica contenuti da games.ch tradotti in italiano

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