Bravely Default fu una bella sorpresa quando raggiunse il mercato occidentale nei primi giorni di dicembre 2013 : un JRPG turn based dai creatori di Final Fantasy 4 Heroes of Light che promise il ritorno a uno stile anni novanta. Infatti il risultato fu equivalente ai primi cinque Final Fantasy della storia, con un chiaro rimando a un universo basato sui 4 cristalli elementali e di quattro guerrieri prescelti per riportare la luce in un mondo avvolto nelle tenebre. Artisticamente parlando sublime, piuttosto buona la caratterizzazione dei personaggi ma leggermente frustrante il backtracking della trama verso le ultime ore di gioco: unica vera nota dolente del prodotto Silicon Studio. Visto il successo del primo capitolo, con oltre un milione di copie piazzate sul mercato globale, il team di sviluppato giapponese finanziato da Square Enix ritorna all’attacco con il diretto sequel, Bravely Second: End Layer. Ambientato pochi anni dopo la trama di Bravely Default, Luxendarc vive un breve periodo di pace con la restaurazione dell’ortodossia dei Cristalli e la nomina di Agnès, vestale del vento, come papessa di questa comunità decretando la fine della guerra con il Ducato di Eternia. Tuttavia il giocatore viene da subito catapultato in una battaglia contro la nuova minaccia, l’oscuro kaiser che vuole espugnare tutte le grandi capitali dei continenti al fine di imporre la sua dittatura per motivi assai sconosciuti. Il nuovo antagonista rapisce la povera Agnès e tocca a Yew, capo della guardia dei Cristalli, a salvarla per assolvere i suoi compiti analoghi a una “guardia svizzera”. A lui si unisce Edea Lee, figlia del gran Maresciallo così come Tiz, già protagonisti del primo capitolo, ed infine Magnolia Arch, misteriosa ragazza che arriva direttamente dalla Luna.
I nuovi quattro eroi della luce si preparano ad affrontare le numerose insidie che il kaiser oscuro ha architettato contro di loro, cercando inoltre di scoprire le vere intenzioni concernenti il suo comportamento da dittatore. Evitando vari spoiler, la trama è ben articolata e molto incentrata sul rapporto dei quattro guerrieri per le situazioni quotidiane. Infatti si trova una caratterizzazione dei personaggi molto più profonda se confrontata al primo capitolo, con molti rinvii sul piano affettivo ma senza dimenticarsi della missione principale: l’inseguimento del Kaiser per salvare la povera Agnès. Alla varietà della trama si aggiungono le missioni secondarie atte a conquistare i nuovi asterischi che sbloccano nuove classi. Anche in questo caso le conversazioni fra i vari personaggi risultano più elaborate con addirittura un multiple choice. Quest’ultimo sarà sempre effettuato dal punto di vista di Edea, chiamata ad esprimersi favorevole su un litigio di questioni ideologiche: un contrasto fra due personaggi che furono sconfitti in Bravely Default. Sono infatti i possessori degli asterischi del primo capitolo che appariranno sempre in coppia nelle missioni secondarie e, a secondo dello schieramento di Edea nel multiple choice, il giocatore combatterà contro la parte avversa conquistando quella classe ma rinunciando all’altra.
Oltre ai miglioramenti apportati alla caratterizzazione dei personaggi, purtroppo non viene particolarmente alleviata quella che noi definiamo il marchio di fabbrica di Bravely Default: il backtracking delle ultime ore come citato nel paragrafo introduttivo, unica nota un po’ dolente del primo capitolo. Per chi non ha particolarmente amato questo elemento già dal primo capitolo sicuramente non effettuerà salti di gioia a sapere che anche in Bravely Second troviamo una backtracking simile. C’è però da affermare che alcuni dettagli permetteranno di rendere questo backtracking meno “pesante”, suscitando un certo interesse all’utente nel concludere definitivamente la questione. Seppur noi in primis non eravamo particolarmente entusiasti, non ci siamo per contro mai annoiati, anzi, è stata una bella sfida arrivare fino in fondo e sbloccare tutti i contenuti che aveva da offrire Luxendarc. Il tutto ci ha impegnati per circa una 50ina di ore, che si traducono in almeno il doppio delle ore di gioco se l’utente desidera sbloccare tutte le opzioni sulla luna. Vi ricordate la ricostruzione del villaggio di Tiz distrutto da una scossa tellurica formando il grande cratere? In Bravely Second: End Layer tocca invece alla luna di subire gravi perdite per colpa di un gigantesco mostro chiamato Bhaal. Il meccanismo è lo stesso in Bravely Default, vale a dire costruire le nuove case della Luna lasciando in stand by il 3DS o durante le ore di gioco. Questo permetterà di sbloccare tutte le mosse speciali e le abilità accessorie per personalizzarle a discrezione dell’utente. Tra questi risultano anche vari oggetti, equipaggiamenti e tutto l’occorrente per affrontare l’avventura.
