Dying Light è un gioco che abbiamo recensito quasi un anno fa. L’open world di Techland ha saputo guadagnarsi una nutrita fetta di estimatori, con il suo riuscitissimo misto di mappe aperte, campagna, armi e supporto da parte degli sviluppatori. Nell’articolo di oggi non riprenderemo la recensione completa del gioco, potete andare a rileggere quella di Neme se volete, ma ci concentreremo su la Enhanced Edition, uscita in febbraio e che contiene, oltre al gioco originale, anche la mega espansione The Following.
In giro per la campagna
Kyle Crane ha finalmente abbandonato Harran, dopo essersi preso una bella rivincita su un certo idiota che abbiamo imparato ad odiare con tutti noi stessi. Il problema degli zombie però è ben lungi dall’essere risolto, il GRE non ha ottenuto i dati che voleva e l’antizin non è altro che un ritardante. Che fare allora? Una possibile risposta arriva da un giovane che, in punto di morte, ci rivela che esiste un passaggio segreto per uscire dalla città. Pare che nelle campagne attorno ad Harran esista una sorta di setta che afferma di essere immune al contagio. L’occasione è troppo ghiotta per non approfittarne e Crane parte subito alla ricerca di questo miracolo. Il passaggio effettivamente esiste e in poco tempo siamo fuori dal centro cittadino, circondanti da fiumiciattoli, vegetazione e mordicarne. Decisamente l’epidemia non è limitata ad Harran! Soli e in cerca di risposte, troveremo ben presto una fattoria in cui si sono riuniti parecchi sopravvissuti decisamente poco inclini ad accettarci tra di loro. Qualche veloce missione per convincerli che siamo persone degne di fiducia ed eccoci pronti a partire! Armati della solita vasta gamma di armi contundenti e da fuoco, con il nostro fidato rampino in tasca, la lampada UV e la nuova, fantastica, dune buggy l’avventura di The Following può cominciare! A livello di trama siamo soddisfatti perchè la storia è più interessante, secondo me, di quella del gioco di base. E le missioni secondarie sono davvero molto insolite, con derive horror e avventurose dietro ogni angolo!
Meno parkour, più benzina!
In Dying Light: The Following – Enhanced Edition abbandoniamo il contesto urbano fatto di parkour ad oltranza, scalate e vicoletti pericolosi. Tutto The Following è ambientato in una grande mappa (più grande di quanto sarebbe logico aspettarsi in effetti per un DLC) ad ambientazione bucolica. Ci sono paeselli, fortini da caccia, fattorie e case isolate certo, ma per la maggior parte sono campi e boschetti a punteggiare il paesaggio. La strategia di gioco cambia radicalmente perché ora non siamo più a pochi salti dalla salvezza (runner a parte, ovvio) ma gli spazi aperti ci obbligano a pensare le nostre mosse in anticipo. Certo, la buggy è una manna dal cielo perché oltre che fornirci qualche protezione dai mordicarne ci permette anche di coprire parecchia strada in poco tempo. Scordatevi comunque molte delle cose che avete associato a Dying Light, The Following è un’altra bestia! Il nostro veicolo diventa praticamente un personaggio secondario con cui dobbiamo fare i conti. Come le armi, anche la buggy si deteriora col tempo e va costantemente riparata. Motore, trasmissione, freni, senza scordare che bisogna continuamente cercare benzina nei veicoli abbandonati lungo le strade, ci ricordano la nostra fragilità. Una nuova sezione delle abilità di Crane è interamente dedicata al veicolo che può essere potenziato in molti modi. In effetti a inizio partita (non pensateci nemmeno ad iniziare con un Crane sotto il livello 17-18 eh!) la buggy è delicatissima e necessita continue attenzioni. Guidando e accumulando punti xp però potremo applicare potenti lampadine UV (utilissime se vi trovate di notte fuori da un rifugio), trappole elettriche, lanciafiamme, lancia mine, clacson per attirare gli zombie e altro ancora. Raggiunto il livello 15 circa saremo ai comandi di un vero mostro, utile non solo per guidare ma anche per attaccare (fantastico infatti il telecomando per attivare le armi offensive anche a distanza dal veicolo).
Da giocare con gli amici
Proprio come Dying Light, anche The Following dà il meglio di sé se giocato con gli amici. Nulla ci vieta ovviamente di esplorarne le contrade da soli, ma con 2 o 3 amici al nostro fianco l’esperienza è semplicemente magnifica. Il gioco anche a difficoltà normale è tutt’altro che facile (per non parlare poi della modalità incubo che è, l’avrete capito, un vero incubo specialmente se vi dedicate a sessioni di caccia notturne). Il mio consiglio è quello di convincere qualche amico a vivere l’esperienza con voi perché il divertimento è assicurato, senza possibilità d’errore. Il divertimento in multi può anche essere maggiore se decidete di attivare le invasioni di altri giocatori o addirittura se accettare giocatori zombie nella mappa. Questa varietà ci fa presto dimenticare i difettucci della produzione di Techland quali un parkour non perfetto in certi casi (continuare a cadere perché il rampino non è stato posizionato più che perfettamente è fastidioso) e certe incertezze grafiche che ho riscontrato sulla versione Xbox One (tra l’altro, grazie Xbox per il codice review!) come pop-in di textures ed elementi di gioco.
Difettucci a parte Dying Light: The Following – Enhanced Edition è molto divertente, molto grande e dà molta assuefazione! Tenendo conto che lo scorso venerdì sono uscite, tramite una patch di oltre 2GB, 4 nuove mappe gratis (Under the City, Climb Down, The Hunter e TeeVee – ognuna con un’avventura con uno stile a se), il titolo di Techland si riconferma come un vero capolavoro. Un The Walking Dead dove non ci annoiamo affatto (altro che la serie TV…) è proprio quello che vogliamo, ed è quello che abbiamo ottenuto!