L’arrivo di una nuova console vede spesso sviluppatori lanciarsi in nuove IP, sperando di fare il colpaccio e di associare nuova console = nuovo gioco figo. E per certi casi la mossa riesce egregiamente bene, mentre per altri…
Risveglia il lottatore
Fighter Within è un’esclusiva Xbox One distribuita da Ubisoft. Vista l’indubbia qualità di Kinect 2 rispetto a quello di Xbox 360, ho deciso di dare una chance a questo gioco di combattimento mediante arti marziali, nonostante uno charme decisamente sotto tono. E mamma mia, quanto siamo caduti in basso. Invece di mostrare la bontà di Kinect 2, la gente potrebbe veder confermati i suoi pregiudizi sul motion gaming. Ma proviamoci lo stesso! Piuttosto banalmente, il giocatore è il nuovo super lottatore arrivato in città. Pieno di boria e voglia di mettersi alla prova, sarà ben presto preso sotto l’ala di una dojo in vista del grande torneo di arti marziali (uuh che originale!). I primi minuti di gioco saranno dunque spesi dal giocatore imparando le varie mosse di attacco (alte, medie e basse) e di difesa. Piano piano saremo anche introdotti alle mosse speciali (attivabili tramite delle gestures speciali) e al sistema di schivata. Sistemata questa parte, saremo messi di fronte a 21 missioni zeppe di personaggi piuttosto insulsi, una storia dimenticabilissima e una realizzazione generale imbarazzante. Giuro, mi sto sforzando di trovare qualcosa di buono in questo gioco, ma è dura.
Il sistema di combattimento è estremamente legnoso e faticoso (se non fate un sacco di palestra, s’intende) e Kinect fa fatica a riconoscere le nostre mosse, perfino nei menù! Tutto il contrario di quanto visto nelle tech demo e in altri titoli (come Kinect Sports Rivals ad esempio). Il sistema di Ki e combo è anch’esso fatto piuttosto male, dal momento che colpire più volte nella stessa posizione farà partire una cutscene, bloccare più volte farà partire un’altra cutscene e usare il Ki, in modo non dissimile all’onda energetica di Goku farà partire… indovinate? Un’altra cutscene! E il problema è che questi meccanismi non funzionano nemmeno a dovere. In un gioco di lotta ci aspettiamo che le mosse siano riconosciute sempre e senza fallo, cosa che purtroppo non avviene in Fighter Within.
Il gioco offre non solo la campagna ma anche scontri random contro la CPU, una modalità multiplayer locale (occhio a dove tirate i pugni!) e una modalità allenamento. Ma insomma, non c’è tutta questa gran varietà. Ci sono tuttavia piaciuti abbastanza i design dei lottatori, con una buona mole di poligoni ed effetti vari (come il sudore sulla pelle dopo qualche tempo nel ring), ma le arene sono piuttosto scevre di originalità scadendo quasi nel plagio di picchiaduro ben più famosi.
Insomma, se cercate un’esclusiva per Xbox One di un certo livello, state alla larga da questo titolo.
(ma pure il trailer è imbarazzante???)