Quanto CD Projekt RED ci ha invitato a vedere un nuovo progetto all’E3 non abbiamo saputo contenere l’eccitazione. Sapevamo che non avrebbero mostrato Cyberpunk e quindi doveva per forza essere qualcosa di nuovo. Essendo questo l’E3 dei leak però abbiamo scoperto già nei giorni precedenti la fiera losangelina di cosa si trattava: un gioco dedicato al Gwent.
Per chi non lo sapesse, il gioco del Gwent è un gioco di carte. Giocato da tantissima gente nel mondo di The Witcher 3, ha saputo da subito attirare frotte di giocatori che preferivano passare le loro giornate in una taverna giocando a carte invece di uccidere grifoni. In seguito alle insistenze della community CD Projekt ha quindi deciso di creare un gioco stand alone, seguendo la scia di altri titoli come Hearthstone. Gwent è quindi un gioco di carte virtuali, in cui il giocatore ha un deck fisso e deve sopravvivere a diversi turni senza poter aggiungere nuove carte alla sua mano virtuale. Per fortuna però gli sviluppatori non si sono accontentati del togliere The Witcher dal gioco di carte. Novità a livello di carte e regole sono state introdotte, troppe da elencare in particolare da parte mia che non ho speso molto tempo a giocare a Gwent quando potevo attaccare grifoni con la spada!
Oltre a proporre scontri contro altri giocatori umani, modalità che poi è il fulcro di una produzione simile, nel gioco ci sarà anche una ricca campagna single player. Camminando in un mondo open world con visuale isometrica, nei panni di Geralt dovremo incontrare nemici e alleati. Alcuni incontri nel mondo di gioco si tradurranno in veloci partite contro l’IA, altre invece ci daranno nuove carte rare da aggiungere al deck. Al momento le animazioni sono ancora scarne, segno che CD Projekt non sta lavorando a Gwent da molto tempo. Ma durante la presentazione è questa la parte che mi ha colpito di più perché distingue questo gioco dagli altri. Da sempre i giochi dedicati allo strigo sono caratterizzati da trame interessanti e questo Gwent non sembra fare eccezione. In un mercato inflazionato da giochi di carte virtuali, potrebbe essere questa la marcia in più che di cui CD Projekt ha bisogno.
La mia partita vera e propria si è risolta con 3 sconfitte per una vittoria. Conoscendo male le regole e niente del tutto le carte che avevo nel mio deck, non ho avuto speranze. Il mio opponente umano era chiaramente un esperto. Al termine della partita ho quindi pensato di chiedere a lui qualche parere e mi ha confermato la bontà del titolo. Ha apprezzato l’inclusione di nuove regole che rendono il titolo sostanzialmente più equilibrato e giusto. I vari effetti combinati delle carte possono essere usati con effetti devastanti, regalando vittorie molto soddisfacenti. Insomma, per i fan del gioco del Gwent sembra essere in arrivo un titolo davvero molto goloso.