Hands on : Zelda Tri Force Heroes alla Gamescom

th_N3DS_TLOZ-TriForceHeroes_illustration_02Zelda Four Sword, uscito ormai più di dieci anni fa, era uno dei primi capitoli del famoso brand di Miyamoto a puntare unicamente al comparto multiplayer locale, in cui quattro Link sono richiamati a collaborare  al fine di sconfiggere il malefico Vaati. Zelda Tri Force Heroes riparte su Nintendo 3DS basandosi totalmente sullo stesso principio, laddove sono presenti più Link a combattere contro le forze del male.

Sviluppato sfruttando lo stesso stile grafico di Zelda A Link Between Worlds, Tri Force Heroes offre una modalità principale multiplayer per un massimo di tre giocatori che rappresentani nella fattispecie Link rosso, blu e verde, e una modalità single player in cui è la stessa IA a controllare gli altri compagni. Nella nostra prova abbiamo avuto l’occasione di affrontare un boss dalle fattezze rotonde ma con tanto di spine di contorno, caratterizzato da movimenti rotatori continui. Per batterlo gli utenti devono sfruttare le abilità « totem », vale a dire piazzarsi sulle spalle dell’altro a modo di equilibrista al fine di raggiungere determinate altezze, come nel caso del boss in questione. Salendo in groppa e opo qualche colpo andato a segno, resta solamente l’occhio, vale a dire il nucleo del mostro in questione. Tutti quindi possono attaccare all’impazzata con i tipici oggetti presenti nei giochi di Zelda, dalle bombe alle frecce, dalle bacchette magiche e via dicendo. Tuttavia l’azione richiede una certa organizzazione fra i giocatori, così come coordinazione e tempismo visto che gli attacchi alleati possono tranquillamente danneggiare gli altri compagni (come nel caso delle bombe). Seppur lo stile riprende in pieno quello che già Four Sword proponeva, il tutto può sembrare leggermente caotico sotto certi aspetti.

Nel complesso durante la nostra breve prova con altri giornalisti abbiamo ottenuto buone impressioni. Lo stile grafico effettivamente si sposa perfettamente alla console, che riprende in pieno la qualità visiva di A Link Between Worlds e ne propone, inoltre, le tradizionali meccaniche del gameplay fatto salvo alcune novità : come il « Totem Pole ».

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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