Left Behind (The Last of Us)

The Last of Us è stato uno dei giochi che più ha colpito la redazione nel 2013, non per nulla si è meritato un sonorissimo 6.0. Punteggio pieno per un gioco che se aveva dei difetti, erano implacabilmente schiacciati dai pregi. Nonostante la lunghezza della storia, ben più che di tutto rispetto, sfortunatamente anche l’ultima fatica di Naughty Dog (studio feticcio di Dave in effetti) era finito. Oppure no? Parliamo del DLC uscito oggi (good guy Sony pensa anche ai singles) intitolato Left Behind.

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C’era una volta Ellie

La storia di Left Behind si colloca contemporaneamente nel passato e allo stesso tempo durante la storia vista l’anno scorso. Difficile evitarvi gli spoiler, visto che si tratta di un contenuto di sola trama e la sostanza cambia poi non di molto. leftbehind_sshot (4)Lo scopo degli sviluppatori di The Last of Us è chiaramente quello di farci conoscere Ellie: perché si comporta come si comporta, cosa le è successo prima di incontrare Joel e del perché sia così scontrosa e sboccata (forse sboccata lo è sempre stata però…). In questo capitolo dell’intreccio Naughty Dogghiano faremo la conoscenza con Riley, l’amica di infanzia di Ellie. La giovane ricompare di sorpresa nella vita della protagonista dopo essere sparita per svariate settimane e ritorna come membra del gruppo sovversivo Le Luci. Comprensibilmente per la povera teenager, già costretta a vivere in un mondo brutale fatto di addestramenti al combattimento, zombie e armi, la perdita dell’amica del cuore è stato un brutto colpo. Ma eccola ritornare misteriosamente una notte, chiedendo di seguirla per andare chissà dove. Ben presto le due ragazzine si addentreranno in un centro commerciale abbandonato, per quello che potrebbe essere una giornata di vacanza per due giovani statunitensi, una fuga dalla realtà come può succedere anche in un mondo non infestato dagli zombie. Left Behind si concentra dunque sullo spiegare il rapporto di amicizia delle due, giovani, inesperte e profondamente immature. Il racconto di una ragazzata speso tra una giostra ancora in funzione, una macchinetta per le fototessere e chissà quale altra meraviglia nascosta.

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Spoiler alert (sul serio!)

Nel contempo in questo DLC scopriamo cos’è successo mentre Joel era in stato di incoscienza dopo essere stato ferito nella trama principale. Se dunque nelle fasi di flashback comandiamo la giovane ed inesperta Ellie, che a malapena sa usare un coltello, in queste fasi saremo ai comandi della Ellie badass che abbiamo imparato ad amare. Le fasi di esplorazione si svolgono all’interno di un altro centro commerciale (capito il parallelismo?) ma questa volta il pericolo è molto più presente. La struttura infatti pullula di Clicker e dannati Runner. Lo scopo della ragazzina è quello di trovare delle cure per il povero Joel e per farlo dovrà addentrarsi nei meandri dei cavernosi androni un tempo dedicati allo shopping. Il gameplay dunque cambia registro, per passare dall’esplorazione scanzonata e senza pensieri delle fasi con Riley a una ricerca meticolosa e nervosa. Specialmente se è da qualche tempo che non giocate a The Last of Us sarete confrontati con il peculiare sistema stealth e di combattimento, una sorta di brutto risveglio alla realtà (specialmente se avete passato i giorni precedenti a giocare a Titanfall…). Combattere contro gli zombie è rimasto lo stesso difficile compito del passato, con poche speranze nell’avvalersi della forza bruta e basta. C’è quasi la sensazione che Naughty Dog abbia voluto calcarci la mano parecchio, inserendo specialmente sul finale un numero davvero molto considerevole di nemici sia umani che zombie, in modo da rallentare i progressi. Perché sebbene il titolo offra una trama molto interessante e come sempre un design stellare, non possiamo certo dire che si tratti di un DLC lungo (visto specialmente il suo prezzo). In due orette e mezzo a difficoltà normale infatti riuscirete ad arrivare alla fine, con almeno un terzo del tempo passato in combattimento. Niente male perché Left Behind propone un buon equilibrio tra storia, esplorazione e menare le mani, segno che le idee per la trama c’erano e, ve lo assicuriamo, sono buone.

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The Last of Us è sempre in gran forma

Uscita la next gen i nostri occhi potrebbero essersi abituati bene. Tuttavia The Last of Us, sia in generale che nel contesto di Left Behind appare ancora molto bello. leftbehind_sshot (3)Come già accennato, il level design è sempre molto riuscito. Un enorme cura al dettaglio traspare da ogni centimetro di superfice e come lo scorso anno siamo molto sorpresi dalle capacità dell’hardware oramai antidiluviano di Playstation 3. Il doppiaggio italiano è ancora una volta ben realizzato e le musiche sono state nuovamente affidate a Gustavo Santaolalla, il quale non ha deluso le aspettative.

Left Behind è obiettivamente un DLC piuttosto breve, ma non per questo non consigliato ai fan di questo gioco. I rimandi alla storia principale e lo scorcio nel passato di Ellie valgono ogni singolo centesimo. Noi consigliamo caldamente un ritorno nel mondo devastato di The Last of Us perchè ne vale davvero la pena. Un consiglio, se avete giocato il titolo parecchio tempo fa, non fate i timidi e attivate i suggerimenti sui controlli, meglio sembrare niubbi che farsi divorare la faccia!

 

 
 

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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