Ammetto che non è una cosa di tutti i giorni una recensione delta per dell’hardware. Ma è proprio quello che ci accingiamo a fare perché Logitech ha appena introdotto sul mercato il G502 Proteus Spectrum, direttissimo discendente del G502 Proteus Core di cui parlammo in giugno 2014 proprio qui su Joypad. La nuova versione è praticamente uguale a quella vecchia, con qualche modifica qua e là! Siccome questa è una recensione delta, faremo le nostre considerazioni aggiornate più in basso.
Sensitivo
Cominciamo dai numeri, anzi dal numero più importante di questo G502: 12’000 dpi di risoluzione. Una precisione pazzesca, che vi permette di muovere il polso di pochissimo per ottenere un movimento sullo schermo spropositato. Quasi più una dimostrazione di forza tecnologica che una vera e propria necessità, dal momento che nei nostri test impostare il mouse alla risoluzione massima significa renderlo quasi inutilizzabile. Fortunatamente è possibile impostare il mouse ad una risoluzione più bassa e decisamente più accettabile pur mantenendo un’ottima accuratezza. Tramite il software di gestione di Logitech possiamo scegliere quali preset di risoluzione impostare per il cambio rapido tra 200 e 12’000 dpi e correggere anche la velocità di polling, tra 125 e 1000 aggiornamenti al secondo. Ovviamente le regolazioni possono anche essere legate a dei profili in modo da poter cambiare velocemente e in tutta comodità le nostre scelte per un LoL piuttosto che per un CS: GO. Per finire, il tutto viene gestito agevolmente da un processore interno a 32 bit e da una memoria in grado di salvare in “locale” i preset, anche senza avere installato il software di gestione. Rimane una piccola perplessità riguardo alle varie superfici in cui andremo ad appoggiarlo: la periferica è chiaramente pensata per essere usata su una superfice rigida o semirigida, strizzando palesemente l’occhio ai tappetini da gaming di casa Logitech. Ad ogni buon conto il programma di gestione permette di regolare anche il tipo di superfice che andremo ad usare, offrendo come base la scelta tra il tappetino G240, G440 e predefinita. È possibile sfruttare un preciso e esteso sistema di calibrazione per regolare la risposta su ogni superfice possibile. Noi vi raccomandiamo se non un tappetino originale, almeno uno di buona qualità per non andare a perdervi i vantaggi che questo mouse offre.
La calibrazione rimane un passo indispensabile, in quanto una volta effettuata correttamente si sentirà immediatamente una bella differenza per quanto riguarda la precisione del movimento del puntatore. Dulcis in fundo, per rendere il mouse ancora più adatto alle vostre esigenze, sono a vostra disposizione una serie di pesi liberamente aggiungibili in un alloggiamento dietro la superfice a contatto con il tavolo. È possibile aggiungere fino a cinque pesi da 3,6 grammi l’uno (il mouse arriva a pesare al massimo 164 grammi), i quali rendono la periferica nettamente più pesante e, se posso permettermi, molto più piacevole da usare. Un problema comune a molti mouse è la loro leggerezza (certo, non col mio attuale mouse, il Mamba edizione 2015 di Razer…). Logitech ha dunque ben pensato di lasciare la scelta all’utente finale, fornendo quella libertà extra che è più che benvenuta. Per i fanatici dei dettagli tecnici spinti citiamo infine l’accelerazione massima supportata (40 G^2), coefficiente dinamico d’attrito di 0.1 µ (k)^3 e coefficiente statico d’attrito di 0.15 µ (s)^3, 20 milioni di click per tasto e 250 chilometri di spostamento totale. Vi basta?
Polifunzionale
Il G502 possiede 11 tasti liberamente regolabili, con la possibilità di impostare delle macro in base al gioco oppure globalmente con tre profili a disposizione. Di default troveremo dunque i classici tasto destro e sinistro, la rotellina cliccabile (compreso il movimento a destra e sinistra) ed alcuni tasti speciali. I due tasti più vicini al tasto sinistro servono a regolare la risoluzione del mouse, con tanto di intervalli regolabili dall’utente. Troviamo poi il sistema di bloccaggio della rotella, che può funzionare a scatti oppure ruotare liberamente finché dura l’inerzia. Troviamo poi il tasto G, impostabile con una miriade di funzioni più o meno utili, dall’apertura di un programma a complesse macro, senza dimenticare alcune funzioni di base di Windows o combinazioni predefinite di tasti. Per finire troviamo i tasti avanti e indietro e il cambio degli intervalli dpi. Bene inteso ogni singolo tasto è personalizzabile usando i già citati profili o basandosi sul gioco specifico.
Come si comporta?
Il G502 può dare una brutta prima impressione ma una volta calibrato a puntino e aggiunto oltre una decina di grammi al peso totale, le cose vanno subito molto meglio. Le sue prestazioni in gioco mi hanno molto soddisfatto, avendo fatto dei test con Space Engineers, Portal 2, Rise of the Tomb Raider e Cities: Skylines. Come potete bene immaginare, impostare dei tasti speciali si rivela immediatamente parecchio comodo, per esempio in Space Engineers! In Portal (o qualsiasi altro FPS in realtà) invece lo switch istantaneo della sensibilità rende più agevole risolvere certi enigmi in cui la precisione è importante. Ammetto candidamente di non essere troppo un fan degli RPG complicati e non mi sono quindi avvalso della gestione delle macro avanzata, anche se dopo averci giocato per un po’ mi sono comunque convinto della bontà del sistema messo in piedi da Logitech. Se avete però esigenze MMO più impegnative, ad esempio una lunga serie di macro per WoW, consigliamo una tastiera da gaming oppure di un mouse con più bottoni per macro (ad esempio vecchio il G600 di Logitech o il Roccat Nyth).
Squadra che vince…
Ma cosa cambia tra il “vecchio” G502 e quello nuovo? Sostanzialmente solo il supporto all’illuminazione RGB, assente nel Proteus Core e presente invece nel Proteus Spectrum. Logitech ha ben pensato di aggiornare il suo mouse di punta (perché effettivamente il Core ha avuto un bel successo, facendo la felicità di moltissimi gamer) con il supporto alle funzioni di illuminazione oramai condivise da tutta la lineup Logitech G (cuffie, tastiere, ecc). Cambia anche la colorazione della scocca, ora totalmente nera in modo da non fare a pugni con il colore di illuminazione scelto. Funzione che per altro è piuttosto discreta, limitandosi alla grande G impressa sulla scocca. Una scelta molto diversa, per esempio, dal già citato Mamba.
Verdetto finale
Il Logitech G502 Proteus Spectrum non è nemmeno una riedizione del Core, più un semplice rinfresco della lineup hardware del costruttore elvetico. Rimane un mouse eccezionale, adatto a quasi tutte le situazioni di gioco (forse non alle competizioni di MMO impegnative, eh!) e un perfetto candidato ad essere l’unico mouse che vi serve. Il prezzo, 109 CHF, lo posiziona nella parte alta della curva e vale la spesa. Non troppo ingombrante ma con il peso variabile, con un peso d’attuazione dei tasti destro e sinistro nel classico “sweet spot” (perfino per me che sono abituato a qualcosina in più) e una buona ergonomia. Non ci sono motivi per sostituire il vostro G502 Core ma se avete bisogno di un nuovo mouse, consideratelo attentamente.