Siamo abituati ad aspettare parecchio tra un episodio e un altro di una serie di videogames. Life is Strange, Game of Thrones, Tales from the Boarderlands… tutti titoli che si fanno attendere per mesi. Questa volta però con Minecraft: Story Mode le cose sono andate in modo diverso visto che l’episodio 2, Assembly Required, è arrivato poche settimane dopo il primo. Diamoci uno sguardo!
Alla ricerca dell’Ordine
Nel primo episodio avevamo dovuto compiere una scelta difficile: quale amico seguire in una pericolosa avventura? La mia scelta è stata quella di andare alla ricerca di Magnus al posto di Ellegaard ed eccomi quindi catapultato nella bizzarra cittadina di Boom Town. 
Senza svelarvi troppo della trama, ci ritroveremo invischiati in una nuova gara di costruzioni e, dopo qualche peripezia, ci renderemo conto che la scelta di seguire un amico o l’altro non ha poi tutta questa rilevanza. In Assembly Required ci imbatteremo di nuovo in Ivor e vivremo costantemente nel terrore del Wither ma finalmente riusciremo a conoscere anche personaggi inediti e, se prestate abbastanza attenzione, vi renderete conto che alcune rotelle si sono messe a girare. Tutto sommato però la trama è abbastanza piatta, priva dei colpi di scena a cui siamo abituati da TellTale. Rimane una storia indirizzata ai più giovani anche se parecchie battute hanno almeno due gradi di lettura, uno chiaramente indirizzato agli adulti. Un tentativo di imitare quello che hanno fatto tanti film d’animazione in 3D che riesce solo in parte ma che di quando in quando strappa un sorriso. Peccato che la durata sia veramente bassa, in poco più di un’oretta ho completato questo secondo episodio.
Speriamo per il prossimo
Assembly Required mi ha un po’ deluso. Trama meno interessante del primo episodio, scelte che non hanno un serio impatto sulla trama (meno del solito insomma) e avvenimenti poco incisivi mi fanno un po’ dubitare della capacità di TellTale di rendere Minecraft un gioco interessante. Bene inteso ci sono altri 3 episodi in cui tutto può ancora accadere. Per ora incrocio le dita ma questo secondo episodio non mi ha convinto.
