Nintendo Switch 2 Experience a Berlino, abbiamo provato con mano la nuova console!

Pur con qualche nuvola di troppo e qualche grado in meno, l’aria primaverile a Berlino era carica di un’elettricità palpabile, un brusio di anticipazione che solo l’imminente arrivo di una nuova generazione di console Nintendo sa effettivamente generare.

Dopo mesi, anzi anni, di speculazioni, indiscrezioni e desideri da parte della community globale, abbiamo finalmente avuto l’opportunità, qui all’evento “Nintendo Switch 2 Experience”, di mettere le mani su quella che si preannuncia come la prossima evoluzione dell’ibrida della casa di Kyoto. Noi c’eravamo, pronti a mettere le nostre impazienti – goliardiche – mani sulla nuova macchina e testare qualche demo messa a disposizione per la stampa e per il pubblico.

Prime riflessioni…

Sebbene alcuni dettagli tecnici siano ancora custoditi da Nintendo, il primo impatto con Nintendo Switch 2 lascia trasparire un’evoluzione naturale della precedente generazione. In effetti, la console, benché più grande della precedente, pesa quanto la prima generazione, donando un feeling premium. L’impugnatura dei Joy-con e della console stessa in modalità portatile è certamente più comoda e adatta a lunghe sessioni di gioco. Ricordiamo che la prima Nintendo Switch, oltre a soffrire della stabilità dei Joy-Con attaccati meccanicamente allo schermo e non magneticamente come Nintendo Switch 2, dava una sensazione più cheap. In sostanza, si percepisce una continuità con il modello precedente, ma elevata all’ennesima potenza. La sensazione è quella di una macchina più matura, solida, con uno schermo a nostro parere migliore pur non essendo OLED (non è escluso l’applicazione di un pannello Mini LED, à voir). In effetti, lo schermo è luminoso e i colori sono un tripudio di esplosioni di contrasti anche grazie all’applicazione dell’HDR via software (120 Hz / fps danno inoltre quel piccolo tocco in più ad innalzare l’esperienza di gioco su portatile). Per quanto riguarda l’esperienza sulla televisione, effettivamente la semplicità di passare da una modalità all’altra è fortunatamente rimasta. Tuttavia, pur riuscendo ad elaborare giochi molto più avanzati della prima Switch (esempio: Cyberpunk 2077), la qualità grafica e visiva potrebbe essere comparata a quella di Xbox Series S… il che non è un male considerati i TDP (sembrerebbe max. 40W in modalità Docked), le dimensioni della console e il SoC impiegato che, ricordiamo, dovrebbe appartenere al Tegra Orin di NVidia.
  • Mario Kart World e Donkey Kong Banananza: Da una parte abbiamo una delle IP più forti di Nintendo capace di smuovere letteralmente le masse. Con una mossa simile a Nintendo Wii, Nintendo punta a Mario Kart per il lancio della sua nuova console. Mario Kart World non è solo un “more of the same”. Oltre al solito Gran Premio e modalità battaglia, abbiamo potuto provare la modalità esplorazione libera e Torneo durante tale modalità che mette 24 giocatori l’uno contro l’altro. In una sorta di Battle Royale con i Kart, questa modalità si è rivelata molto divertente e nella nostra prova abbiamo incontrato certametne qualche difficoltà nell’arrivare alle prime posizioni (non però al secondo tentativo). Mario Kart World si presenta in forma smagliante, con una veste grafica colorata, effetti particellari e una fluidità che sembra ancorata ai 60fps e oltre, anche nelle situazioni più concitate. I personaggi sono tanti, le novità sembrano succose e non vediamo l’ora di mettere le mani sul prodotto definitivo. Donkey Kong Banananza, invece, segna il ritorno tanto atteso del primate Nintendo in un’avventura platform peculiare. Dopo ben oltre 25 anni di assenza in un capitolo 3D, Bananza non seguirà il predecessore uscito su NIntendo 64 della vecchia Rare, ma segnerà uno stile tutto suo incentrato sul distruggere tutto quello che si incontra per scovare vari segreti e banane di “sasso”. I modelli poligonali sono molto dettagliati e le ambientazioni lussureggianti, mentre il sistema di illuminazione dinamico impressionante. Peccato per il framerate in alcuni punti non proprio stabile durante l’esecuzione di alcune mosse. La demo è durata solo 15 minuti e abbiamo potuto esplorare la prima parte del gioco solo superficialmente. Tuttavia, le impressioni sono molto buone.

  • The Legend of Zelda (BotW & TotK) – Nintendo Switch 2 Edition: Rivedere Hyrule di Breath of the Wild / Tears of a Kingdom su Nintendo Switch 2 è stato, di per sé, strano. Sia Breath of the Wild che Tears of the Kingdom beneficiano enormemente dell’hardware potenziato. In effetti, i compromessi della versione originale sono decisamente un ricordo: la risoluzione maggiore, texture più definite e, soprattutto, un framerate che è apparso granitico a 60fps anche nelle aree più complesse come il Villaggio Calbarico, la foresta kokiri o durante combattimenti intensi con effetti particellari. I caricamenti, inoltre, sono stati drasticamente ridotti, come il viaggio da un santuario all’altro o nelle schermate di caricamento iniziali.

  • Metroid Prime 4: Fra i titoli cross-gen più attesi dell’evento non poteva mancare Metroid Prime 4. La demo era assai breve e ambientata nelle prime fasi di gioco. L’atmosfera cupa e aliena che contraddistingue la serie è palpabile fin dai primi istanti, resa ancora più immersiva da effetti di luce, riflessi e texture ambientali di altissimo livello. Samus si muove con fluidità e il sistema di combattimento sembra reattivo. Quello che ci ha lasciato stupiti è la modalità mouse, che funziona molto bene. In effetti ci sembrava che il titolo stesse elaborando fino a 120 fps, l’aim e la precisione del puntamento erano molto buone e sembrava in effetti di giocare su PC. Chiaramente, i Joy-Con sono quello che sono e non potranno mai essere comodi come un mouse. Tuttavia, se si è disposti a rinunciare al grip di un mouse tradizionale, anche i Joy-Con si lasciano usare molto bene in questa specifica modalità.

 

  • Bravely Default HD Remastered: Un gradito ritorno per gli amanti dei JRPG classici. Bravely Default HD Remastered si presenta con lo stile artistico che lo ha reso celebre, ma ora valorizzato da una pulizia dell’immagine impeccabile e da modelli dei personaggi e sfondi ridisegnati in alta definizione. Il gameplay rimane fedele all’originale con qualche QoL (Quality of Life) e minigioco inedito. L’esperienza su Nintendo Switch 2 guadagna in immediatezza grazie a caricamenti ridotti e a una leggibilità perfetta anche in modalità portatile. Interessante sarà vedere altre remastered rielaborate dal Nintendo 3DS, il quale ha parecchie perle da ridar vita.

  • Cyberpunk 2077 Ultimate Edition & Hogwarts Legacy: per questi titoli Nintendo Switch 2 gioca una partita cruciale: la nuova console Nintendo è in grado di gestire i titoli terze parti moderni e tecnicamente esigenti? Per Hogwarts Legacy non avevamo dubbi, essendo presente un porting sulla prima Nintendo Switch. Tuttavia, per Cyberpunk 2077 i risultati sono stati, marginalmente, sorprendenti. Sia Cyberpunk 2077 Ultimate Edition girava con una fluidità e una qualità visiva appagante, pur ancorato a 30 fps, senza perdere qualità o frame per strada. Non siamo ad un livello come Doom Eterna o Doom su Nintendo Switch i quali, pur girando, avevano un effetto sfocato molto evidente.

  • Qui il gioco gira senza problemi e in una versione che è chiaramente quella non definitiva. Se già con questa demo/build, il titolo ha questa resa, se si dovesse implementare il DLSS ed ulteriori ottimizzazioni, pensiamo che il titolo di CD Projekt possa effettivamente brillare sulla portatile della casa di Kyoto. Beninteso, non si è ai livelli delle console come Playstation 5 o PC midth/high-end, ma la giocabilità era solida e l’impatto visivo notevole per una console ibrida con bassi wattaggi. Un segnale importantissimo per il supporto futuro da parte degli sviluppatori esterni.

Al termine della nostra prova, emergono alcune considerazioni chiave. Nintendo Switch 2 è un salto generazionale tangibile in termini di potenza bruta e resa grafica in confronto alla passata generazione, capace di offrire esperienze first party visivamente più ricche e fluide, e di gestire finalmente porting third party complessi con risultati più che dignitosi. La velocità dei caricamenti è un altro elemento che migliora sensibilmente la qualità della vita del giocatore. Nintendo sembra aver ascoltato i feedback, potenziando l’hardware senza stravolgere la formula ibrida vincente.

Summa summarum, la nostra prima esperienza con Nintendo Switch 2 a Berlino è stata estremamente positiva. La nuova console di Nintendo ha le carte in regola per raccogliere la pesante eredità della Switch originale e traghettare l’ecosistema Nintendo verso nuovi orizzonti ludici e tecnici. I giochi mostrati, pur essendo solo un assaggio, hanno evidenziato un potenziale notevole, sia per le produzioni interne che per il supporto di terze parti. L’impressione è quella di una macchina solida e “premium”, potente il giusto e pronta a continuare a stupire con le sue esclusive.

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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