Ci sono videogiochi che sanno sorprendere perché offrono un’esperienza un po’ onirica e un po’ contemplativa, che trasmette un senso di pace. Questo è senza dubbio il caso di AER, gioco sviluppato dagli svedesi di Forgotten Key e prodotto da Daedalic.
EAR mette in scena un mondo spezzato, composto da vere e proprie isole galleggianti nel cielo. In questo universo, impersonerete la protagonista Auk, la pellegrina di cui narrano le leggende locali, e il vostro compito sarà quello di esplorare i vari luoghi per risolvere degli enigmi che permetteranno di salvare la realtà. Per riuscirci potrete discutere con altri personaggi che vivono nel mondo di EAR o dovrete capire come avanzare grazie agli indizi presenti nelle isole o nei dungeon. Ogni volta che risolverete un enigma, vi troverete a dover affrontare altri enigmi, e avanzerete così con la storia. Robin, il CEO di Forgotten Key, ci spiega di esser stato talmente tanto marcato da Morrowind, da voler restituire al giocatore lo stesso piacere di esplorare e di lasciarsi meravigliare dal mondo. Questa passione è tale che gli sviluppatori hanno preferito evitare delle dinamiche di combattimento e dar piuttosto spazio alla contemplazione. Auk potrà dunque spostarsi nel mondo, interagire con persone e oggetti, saltare… o trasformarsi in uccello, per poi spiccare il volo e viaggiare da un’isola all’altra. Queste isole appartengono a sette ambienti diversi; il miglior modo di orientarsi mentre viaggiate fra loro sarà quello di affidarvi alla vostra bussola.
Se le meccaniche di gioco sono particolari, l’estetica non è da meno: i modelli dei personaggi sono privi dei dettagli del viso e si notano chiaramente le poche facce che li compongono. Se a una prima occhiata si può pensare che la grafica sia priva di dettagli, sarete presto smentiti. Infatti, questi modelli spigolosi sono in verità estremamente curati, magnifici nel loro essere essenziali, così come il resto del mondo. E poi noterete un’infinità di piccoli dettagli: per esempio, le scie che lascerete nell’acqua, fatte evidentemente con cubi, sono splendide quando si muovono. Oppure, quando userete una lampada di cui siete dotati, potrete vedere una specie di fantasmi degli antenati, rappresentati con un gradevole effetto di trasparenza.
AER è sviluppato con Unity: ritroverete dunque il gioco su tutte le console maggiori, PC e Mac. Il gioco è in dirittura d’arrivo e Forgotten Key sta correggendo gli ultimi dettagli. Abbiamo potuto provare AER per una mezza dozzina di minuti, che non ci ha permesso di godere appieno dell’esperienza di gioco e di esprimere un primo giudizio – anche perché i controlli richiedono un po’ di apprendimento per passare dal volo alle fasi a piedi! –, ma che è bastata per darci la voglia di immergerci nell’avventura di Auk. Se possibile, lontano dai fragori della Gamescom, poco consoni al tipo di esperienza offerta da AER!