Durante la presentazione ufficiale del 17 maggio, Activision e Treyarch hanno mostrato al pubblico il nuovo capitolo della serie: Black Ops IV, che mantiene lo stile futuristico.
Nonostante abbiano svelato la modalità Battle Royale, all’E3 di Los Angeles abbiamo potuto provare solamente la modalità multiplayer classica di CoD BO4 presente in ogni capitolo della serie. Attendevamo informazioni su BlackOut, ma il team non ha voluto trapelare nessuna informazioni al riguardo. La nostra prova ha preso parte allo stand di Activision all’interno dell’E3, eccovi di seguito le nostre impressioni.
Activision fa parlare di se anche quest’anno, come di consueto ci presenta un nuovo capitolo del suo brand di maggior successo, Call of Duty. Infinity Ward, Sledgehammer e Treyarch questi tre sono gli sviluppatori che si intercalano fra di loro facendo uscire ogni anno un nuovo capitolo. Treyarch, è l’autore di alcuni dei capitoli più famosi e riusciti della saga, sono proprio loro che hanno realizzato Call of Duty: Black Ops 4, che si è rivelato al mondo qualche settimana fa tramite il world reveal al quale sono seguite non poche critiche da parte degli utenti, che erano legati ai Call of duty con la modalità single player, a favore di game mode esclusivamente multiplayer, che comprende anche la modalità del momento: Battle Royale, che in Call of Duty BO4 prende il nome di Blackout.
Prima d’iniziare a darvi una breve spiegazione della demo multiplayer da noi provata, della durata di mezz’ora circa volevamo darvi qualche informazione in più in merito all’appraccio che ha voluto dare questo nuovo capitolo della serie. CoD BO4 riprende gli stessi elementi di gameplay dei suoi predecessori, ma fa in modo di ritrovare il gameplay dei capitoli più amati della serie -proprio come i passati BO- è anche da dire che, Treyarch è capace di apportare novità ad una serie che dimostra di aver ancora diverse carte da giocare nonostante gli anni che ha addietro.
La demo da noi provata consisteva su due diverse modalità: Dominio, e la nuova Control. Posticipando per un attimo l’analisi di Control, vogliamo concentrarci su alcune degli aspetti fondamentali di Black Ops 4, ovvero quelli che contribuiscono a rendere il gioco unico se paragonato ai titoli passati. La prima cosa è il ritorno degli Specialisti; ne esistono di diverse tipologie, ognuna delle quali con skill uniche in grado di ribaltare le sorti del match. Prima d’iniziare ogni partita, poi, dovremo scegliere quale utilizzare, cercando di coordinarci con i nostri compagni nel tentativo di studiare la giusta composizione per affrontare una specifica mappa o modalità. La modalità dominio si apre con uno scontro cinque contro cinque, notiamo subito che il tempo di gioco è molto più rapido e della nuova dinamica di recupero della vita, niente più auto-rigenerazione, bensì avremo in dotazione una siringa auto ricaricabile nel tempo, da estrarre e conficcarci in un braccio, rallentando così il ritmo dello scontro, bisognerà quindi scegliere il giusto momento per recuperare la vita. Ciò è una scelta inusuale ma azzeccata, perché permette di avere un approccio più tattico. Black Ops 4 scende in campo raccontando all’utenza la sua anima meno votata all’istinto (rush) ma più al ragionamento, sarà sicuramente interessante vedere come cambierà questo titolo nel mondo degli esports. Basti pensare che ogni Specialista non ha solo una “super abilità”, ma ha anche un’altra skill unica che rende ancora più fondamentale la scelta del giocatore. L’assenza di wallrun o evoluzioni d’ogni sorta fa in modo di riportarci alle originale dei primi gameplay visti in questa serie, nonostante il settings preveda anche armi piuttosto futuristiche, a dimostrazione del fatto che Treyarch ha cercato un’esperienza in pieno stile Call of Duty, che non rinunci però a prendersi la libertà d’innovare o rinnovare alcuni dei suoi dogmi più vecchi. La natura stessa delle modalità sembra mutare di pari passo con il gameplay: giocare a Dominio per esempio sarà leggermente meno schizofrenico. Non vi ritroverete a correre da un punto all’altro della mappa nel tentativo di conquistare o mantenere una posizione, piuttosto l’approccio sarà più calmo e organizzato. Non stiamo dicendo che Call of Duty è diventato un gioco lento, tutt’altro. L’anima degli scontri è sempre quella tipica del brand Activision, anche se quest’ultimi risultano pur sempre meno imprevedibili di quanto effettivamente ci aspettassimo.
Control invece è la nuova modalità che prevede la conquista di due punti strategici sulla mappa, i quali forniranno -con il tempo- il punteggio per vincere il match alla squadra che li possiede. La particolarità di questo game mode però è quella di tener conto non solo del tempo passato sul punto, bensì anche delle kill di ogni team. Le squadre infatti non avranno vite infinite e una -volta terminate, la partita si concluderà anche se il punteggio non aveva ancora raggiunto il limite.
Purtroppo non abbiamo potuto testare Blackout, tanto meno approfondire alcune delle dinamiche che, con il tempo, potranno determinare se effettivamente questo nuovo Black Ops sia da considerare un’operazione riuscita oppure no. Nei prossimi giorni, però, intervisteremo il team di sviluppo; vi consigliamo quindi di rimanere aggiornati per scoprire se Treyarch anche quest’anno è riuscita a colpire nel segno. Per ora, come avete potuto capire, le opinioni sono molto positive, anche se il quadro completo sarà possibile averlo solo all’uscita del gioco.