La GPC Games ci riporta ai tempi d’oro dei giochi Arcade con la versione rebooted di Q*Bert. Questo titolo era una vera e propria icona negli anni ’80, uno dei titoli Arcade rompicapo più apprezzati dagli utenti, ma anche dalla critica, nel quale è stato per un certo periodo il re del mondo dei giochi arcade. Purtroppo il crollo dei videogiochi del 1983 segno la sua fine, facendo fallire anche il suo seguito. Nel corso degli anni Q*Bert non è mai sparito però del tutto, infatti, dal tempo della sua prima pubblicazione, è stato convertito su svariati dispositivi elettronici. Partendo dal classico “coin-op”, luogo in cui è nato, successivamente fu importato sulle famose Intellivision, Coleco vision, Atari e Commodore 64, per poi passare agli 8 bit della Nes (Nintendo Entertainment System), fino alle console portatili Nintendo Game Boy e Sega Game Gear. Non mancano anche le console degli anni ’90, in primis Sony Playstation, per poi pian piano intrufolarsi su Windows, Sega Dreamcast. Tornando in grande stile, Q*Bert appare nuovamente sugli schermi, grazie alle console Playstation 3, Playstation 4 e Xbox One, nonché gli smartphone con sistemi operativi iOS e Android. Si può dunque dire che Q*Bert non sia mai andato in pensione, infatti oltre ai videogiochi produssero a suo tempo un cartone animato, del quale la sua trama si distaccava gioco, ma che nel suo stesso contempo riutilizzava gli stessi effetti sonori presenti in esso. Non mancano le varie citazioni sui grandi schermi cinematografici, specialmente nel 2012 nel film d’animazione Ralph Spaccatutto e l’anno scorso nello splendido Pixel con l’attore Adam Sandler e la particolare partecipazione di Toru Iwatani, il creatore di Pac-Man.
Gameplay
La missione principale di Q*bert sarà quella di cambiare il colore alle varie piattaforme esagonali, raccogliendo varie gemme, attraverso numerosi puzzle. Saltellando attraverso una griglia isometrica, la difficoltà di questo gioco è quella di colorare dello stesso colore tutte le piattaforme presenti nel livello a dipendenza della richiesta data. Inizialmente sarà molto semplice portare a termine la missione, questo grazie alle poche sequenze di colore delle piattaforme, che successivamente andranno ad aumentare nel progredire dei capitoli, fino ad arrivare alla vera difficoltà di studiare una vera e propria strategia di movimento, specialmente quando il colore delle piattaforme richiesto non si fermeranno più all’ultimo colore, ma rincominceranno dall’inizio la sequenza. A mettere un ulteriore difficolta al gioco e la presenza dei numerosi nemici, come il caso del serpente Coily, che tenterà di eliminarci, inseguendo il buffo personaggio. Fanno ritorno altri classici nemici al suo interno, come: Ugg, Slick e Sam, conosciuti già dalla prima versione del gioco, che modificheranno il colore delle piattaforme già colorate. Ad allargare la “famiglia dei cattivi”, vengono introdotti 3 nuovi membri dai nomi: Homer, Uppercut e Treasure Chest (si avete capito bene una cassa del tesoro… la cosa più terrificante che un collezionista di tesori potesse incontrare). Insomma il classico gameplay con una grafica rimodernizzata, pronto a soddisfare i nostalgici che i neofiti del “hardcore game” di un classico senza tempo.
Le novità
Nella versione Rebooted di Q*bert i programmatori hanno voluto facilitare la vita la giocatore, portando ad un numero massimo di cinque vite, rispetto le tre presenti nella versione arcade. Viene introdotta la selezione del livello, dove vengono suddivisi ogni capitolo in tre livelli, del quale fungeranno da “checkpoint” in caso di “Game Over”. Dite pure addio al classico arcade, dove si mette la moneta e si cerca di arrivare alla fine senza mai smettere di giocare. Un ulteriore aggiunta é l’inserimento del sistema a stelle, nel quale saranno presenti per ogni livello tre di esse, nel quale per ottenerle bisognerà affrontare delle sfide specifiche: il completamento del mondo, la velocità e il punteggio. Queste stelle serviranno per sbloccare i nuovi capitoli, come ormai si vede in tanti titoli presenti sui dispositivi mobili.
Q*Bert Rebooted introduce anche un negozio, dove raccogliendo le varie gemme nei livelli, sarà possibile acquistare fino ad un massimo di 13 nuovi personaggi, con cui si potrà personalizzare la propria avventura. La parte “buffa” é nella scelta dei nomi. Infatti saranno presenti titoli come: Q*zilla, Q*berta e Q*nicorn, con le rispettive caratteristiche, un modo particolare per far avvicinare il pubblico giovane ad un classico che ha fatto la storia dei videogiochi.
Non manca comunque la possibilità di giocare alla versione originale al suo interno, lasciando un po’ di spazio anche agli amanti della “vecchia scuola”. Ovviamente con un massimo di tre vite, con la possibilità di riceverne una aggiuntiva ogni cinque round completati.
Conclusioni
Q*bert Rebooted alla fine dei conti è un titolo che merita di essere almeno una volta nella vita giocato, al quale si adatta, specialmente con la nuova versione, anche ad un pubblico più giovane. La presenza di poter rigiocare al titolo originale, sicuramente fa scoprire al pubblico quanto bastava poco per attrarre il pubblico, aggiungendo quella difficolta che sta sparendo sempre di più nei videogiochi moderni.