Dopo l’uscita straordinaria della controparte portatile, Smash Bros non poteva mancare nella sua versione Wii U, ormai prevista e pubblicata come da routine su qualsiasi console casalinga della casa di Kyoto dal Nintendo 64 in poi. In arrivo alle nostre latitudini per la prossima settimana, nello specifico il 28 novembre, la famosa IP Nintendo sarà anche accompagnata dall’arrivo delle statuine Amiibo, di cui ne abbiamo già parlato e analizzato durante l’anteprima presso la sede di Nintendo solo un paio di settimane fa. Purtroppo non siamo attualmente in grado di esprimere un feedback ulteriore all’anteprima precedentemente citata, visto la tutt’ora assenza nel mercato degli amiibo anche se, in sostanza, le funzionalità trascritte oltre alle varie spiegazioni tramite i Nintendo Direct rappresentano degli elementi esaustivi. Discorso analogo per il feedback riguardante la possibilità di usufruire del pad del Gamecube, essendo l’accessorio per renderlo compatibile non ancora disponibile sul mercato. Ricordiamo comunque dell’arrivo di diversi bundle comprendenti gli accessori sopracitati, nella fattispecie uno comprendente l’amiibo di Mario, un altro con il controller del Gamecube ed infine quello comprendente l’accessorio per collegare ben quattro controller del Ga,ecube. Inoltre non mancano voci legate all’arrivo di un bundle con la console, per chi effettivamente non ha ancora avuto l’occasione di acquistarla ma soprattutto scontata visto l’imminente festività natalizia. Fatto salvo di questa parentesi, passiamo ora ad un’analisi più approfondita delle diverse peculiarità che caratterizzano questa versione casalinga di Super Smash Bros.
Dapprima trattiamo del comparto tecnico, che rappresenta un ulteriore boost se confrontato alla precedente versione Brawl (Wii) e della controparte 3DS. Chiaramente, grazie alla potenza di calcolo di Wii U ma soprattutto dell’hardware nel suo insieme, il team di Sakurai è riuscito ad ottenere la risoluzione 1080p mossa da un engine caratterizzato da un solido 60 frame. Sebbene è da considerare il raggiungimento di questo risultato grazie alla natura prettamente bidimensionale del brand, rispecchiando il classico picchiaduro, bisogna tenere conto anche dell’aggiunta di numerosi effetti come tantissime esplosioni causate dagli oggetti, uno sfondo sempre dinamico e complesso che rendono il lavoro svolto da Nintendo di buona fattura. Solidità e qualità della controparte tecnica mantenuta egregiamente anche durante le situazioni più caotiche, citiamo gli stage su cui è possibile il combattimento su più livelli di profondità, o la mischia a 8 che comprende su schermo ben otto personaggi tutti contro tutti disponibile solo su alcuni stage in grado di offrire una larga estensione del terreno di gioco. Questa interessante modalità, esclusiva della versione Wii U, è possibile per ora solo in locale mentre in futuro verrà introdotta una modalità 64 vs 64 a modo di torneo ad albero con eliminazione diretta. Citando la modalità “mischia”, la versione Smash Bros di Wii U offre tantissime opzioni tra cui scegliere su discrezione del giocatore : da quella classica 4 vs 4 o divisa in team o alla mischia da tavolo. Quest’ultima compensa l’assenza dell’avventura Smash, disponibile solo nella controparte 3DS, che offre delle caratteristiche simili ma con un diverso approccio. Infatti i giocatori saranno catapultati in un gioco da tavolo Mario Party style dove, rappresentati dai rispettivi Mii, si spostano lanciando un classico dado a sei facce al fine di raccogliere dapprima vari potenziamenti (a titolo d’esempio citiamo il salto, l’attacco, la difesa, la velocità e via dicendo) e i personaggi da usare in combattimento. Tuttavia la raccolta non è esente da intemperie, infatti dal momento che due mii si incrociano sul tabellone viene avviato uno scontro, da cui si può vincere un personaggio altrui se l’avversario sarà sconfitto. Infine, dopo l’esecuzione dell’ultimo turno, tutti i giocatori sono catapultati in un’arena in cui utilizzeranno tutti i personaggi raccolti in un ordine prestabilito ed influenzati dal numero di statistiche raccolte sul tabellone. Purtroppo lo switch tra uno e l’altro è solo possibile nel caso che uno viene sconfitto. Per contro facendo un passo indietro : l’esplorazione del tabellone comprende diversi effetti causati dai trofei trovati e in possessione di ogni singolo Mii, nello specifico, ogni turno il giocatore decide a sua piena discrezione se utilizzarli o meno al fine di ottenere, ad esempio, lo scambio di posto con un altro personaggio, il raggiungimento di un checkpoint per salvaguardare le statistiche raccolte o il raddoppio del numero ottenuto dal dado.
Tra le varie modalità mischia spiccano altre novità piuttosto peculiari, sempre inerenti come esclusività della versione Wii U. Prima fra tutte la modalità multiplayer locale, con la possibilità di aggiungere un secondo giocatore per la Modalità Classica, Home Run e Scoppia Bersagli, di cui anche quest’ultime sono interessate ad ulteriori modifiche. Scoppia bersagli, ad esempio, si tratta dell’ex Target Test dei precedenti capitoli ma in chiave piuttosto moderna alla Angry Birds. Vale a dire colpire una bomba in countdown lanciandola verso tutti i bersagli al fine di farli esplodere per un massimo concesso di due round. La modalità classica subisce anche lei un leggero cambiamento, in cui il giocatore ha più scelta nel decidere le sfide da intraprendere contro diversi personaggi (nello specifico il 6 vs 6, 4 vs 4, mischia a Team, 3 vs 1 e via dicendo) dove tra questi si nasconde il rivale. Se lasciato per ultimo, l’ammontare del bottino che comprende trofei, coins, abilità e via dicendo aumenterà ulteriormente. Chiaramente, come nella controparte 3DS, la lotta finale comprende sia Master Hand che Crazy Hand che, a seconda della difficoltà scelta, daranno parecchio filo da torcere…anche ai più veterani. Quest’ultimi simpaticoni inoltre sono presenti in due altrettante modalità ma solo in single player, nella fattispecie Master Order e Crazy Order. La prima vede Master Hand impartire tre diversi ordini tra cui scegliere con alttettante diverse ripartizione dei premi. Come metro per la scelta subentra il grado di difficoltà e la tipologia di mischia prefissata. La seconda, invece, si tratta dello stesso principio di Master Order ma basato sulla regola “o la va o la spacca”, Crazy Hand ne è chiaramente protagonista. Più lotte il giocatore vince, adempiendo agli ordini, maggiore sarà il compenso finale…ma anche solamente una sconfitta e si perderanno tutti i premi accumulati. A rendere più ardua quest’ultima modalità si aggiunge la bassa diminuzione del danno (in percentuale) tra un combattimento e l’altro, obbligando l’utente a giocare con più maestria possibile evitando i danni degli avversari. Infine fra le novità si aggiunge la Modalità Eventi in cui l’utente impersona diversi personaggi secondo l’universo prestabilito delle missioni proposte. Si vedrà ad esempio Mario alla prese con Bowser e Donkey Kong, o Link in team con Zelda contro Ganandorf ambientato in uno stage del regno di Hyrule e via dicendo.
Di tutto e di più in questo Smash Bros, oltre alle sopra menzionate numerose modalità, o alla grande versatilità nella scelta dei comandi (che comprende anche i 3DS se in possesso della versione portatile di Super Smash Bros), o all’arrivo di tantissimi amiibo, anche il numero dei personaggi giocabili è chiaramente sorprendente. È chiaro che non si notano particolari differenze con la controparte portatile, in fondo condividono gli stessi contenuti (fatto salvo di alcune modalità o il numero di brani a cui accedere) tra cui il futuro DLC gratuito, previsto per il 2015, comprendente Mewtwo. Tuttavia la varietà dei personaggi ha raggiunto il suo apice soprattutto in questo capitolo e presente in entrambe le ultime console Nintendo, nello specifico la personalizzazione del Mii. Quest’ultimo infatti può vantare di ben tre classi differenti e un’infinita lista di equipaggiamenti ed abilità da sbloccare concludendo le varie modalità. Il tutto può essere in seguito trasferito tra una console e l’altra sfruttando appieno il proprio personaggio in entrambe le versioni. Parlando di personalizzazione, il ritorno dell’editor dei livelli non può solo che far piacere. Lo sfruttamento del Wii U Gamepad in ragione del pannello touch screen da 6″ rende piacevole l’utilizzo delle tool messe a disposizione, spostando con facilità le piattaforme, piazzando trappole di ogni tipo e via dicendo. Insomma, con questo editor le creazioni di stage peculiari e diversi fra loro rendono molto variegata la scelta fra i già numerosi disponibili di serie, tra l’altro tutti diversi dalla versione portatile. Se poi si aggiunge il fatto di decidere che tipo di brano adottare durante il combattimento, ebbene questa ulteriore personalizzazione farà tanto piacere agli amanti delle soundtracks. Wii U vanta infatti di un repertorio di prim’ordine sotto questo aspetto, con oltre 500 brani da poter ascoltare e scegliere a proprio piacimento di tutti i videogiochi dei personaggi presenti (terze parti incluse).
Per quanto riguarda il comparto multiplayer online, che comprende la classica mischia e la futura precedentemente nominata 64 vs 64, non è possibile approfondire essendo la funzione tutt’ora assente. Non appena verrà rilasciato l’aggiornamento, per la precisione il 28 novembre in concomitanza con l’uscita del titolo, la recensione sarà ulteriormente aggiornata e, se necessario, il voto modificato. Per contro la qualità degli elementi testati e disponibili offline rendono Super Smash Bros già un prodotto dalla qualità eccelsa, un “more of the same” che saprà appagare i fan del brand ma anche i novizi.