La Terra di Mezzo: l’Ombra di Mordor

shadow-of-mordor-620x284-01

Molti sono i videogiochi dedicati alla famosa opera di Tolkien, troppi se si dovesse contarli singolarmente. Dal Super Famicom alle console di ottava generazione, il Signore degli anelli è stato al centro di numerosi generi : dall’action con le Guerre del Nord e Conquest, al real time strategy con le battaglie della Terra di Mezzo, ce n’è effettivamente per tutti i gusti. Tuttavia molti dei citati titoli non hanno mai riscontrato un particolare successo seppur, qualitativamente parlando, alcuni erano ben fatti. Ebbene, dopo EA la staffetta passa ora a Warner Bros che propone “La Terra di Mezzo – Le Ombre di Mordor”, caratterizzato da uno stile e una trama tutta sua, diversi dalle produzioni del passato dello stesso genere. Lampante è la somiglianza con i capitoli dedicati al cavaliere oscuro di Gotham City o l’assassino di Ubisoft, da cui il gameplay è ripreso fedelmente. Più semplicemente, l’ombra di mordor è un action adventure sulla stessa lunghezza d’onda di Assassin’s Creed, con movimenti stealth e mosse furtive, potenti fendenti, pugnalate…e un bellissimo arco elfico spettrale, di cui parleremo in seguito. Seppur esagerato denominarlo un Assassin’s Creed con la skin de “il Signore degli Anelli”, è innegabile il gameplay adottato che richiama i titoli concorrenti, a titolo d’esempio citiamo ulteriormente anche Infamous di Sucker Punch presso Sony.

la-terra-di-mezzo-l-ombra-di-mordor-2

Ma per meglio comprendere la particolare trama, brevemente : Talion, un ramingo nei pressi del Nero Cancello a Mordor, subisce brutalmente la perdita della sua amata sposa e del figlio dovuta a un attacco degli Uruk, membri dell’armata di Sauron. Tuttavia, a differenza dei suoi cari, Talion sopravvive ma con un duro fardello da supportare. Il rifiuto da parte della morte nell’accoglierlo nel mondo dei morti è dovuto alla mano nera, maledicendolo a vagare per le lande di Mordor legandolo a un’anima del passato : direttamente dalla seconda era l’elfo Celebrimbor. I due condividono lo stesso triste fato, vale a dire la perdita brutale dei propri cari per mano di Sauron. Comincia così il loro viaggio nella terra oscura di Mordor, spinti dalla sete di vendetta contro l’Ainur malefico, ma soprattutto contro la mano nera artefice della maledizione. Numerosi i richiami alla trama de “lo Hobbit” e dell’opera principale di Tolkien, proponendo una sorta di retroscena nella cronologia degli eventi della Terra di Mezzo.

la_terra_di_mezzo_lombra_di_mordor_004Un mondo openworld, oscuro, fatto di esseri senza pietà, gli Uruk, meschini e brutali, schiavizzano il genere umano ormai ridotto a subire una lenta ed agonizzante carneficina. Questa è la mappa che il videogiocatore è chiamato ad esplorare nella zona più tetra della Terra di Mezzo. I due protagonisti, ormai un’unica entità, non sono guidati dalla sola mera vendetta ma anche dall’animo eroico nel soccorrere gli schiavi catturati dall’armata di Sauron. Il tutto scandito senza particolare caricamenti in game in un mondo openworld laddove ogni nemico incontrato ha una proprio identità, attaccando il protagonista a secondo della propria capacità individuale: con chiaramente punti di forza ma in presenza di alcuni punti deboli. Si è quindi in vista di due scelte possibili : fuggire o contrattaccare. Seppur, come precedentemente accennato nel primo paragrafo, il sistema di controllo non si discosta particolarmente da precedenti produzioni concorrenti, sono ben altri gli elementi interessanti che fanno l’Ombra di Mordor una produzione fuori dagli schemi. Prima fra tutte è l’integrazione dei nemici nella terra di Mordor, divisa in diverse fazioni : gli Uruk comandanti e capitani e quelli non graduati. I graduati si muovono nella mappa abbastanza casualmente e incappare nel loro mirino è, a volte, poco piacevole. La loro forza è caratterizzata dall’elemento “potere”, utilizzato anche dal personaggio per sbloccare nuove abilità nel combattimento nell’apposita gestione delle abilità ad “albero”. Più alto è il potere del comandante Uruk e più difficile sarà batterlo, ma di conseguenza il premio ottenuto è più succulento. I comandanti Uruk dropperanno le rune, che possono essere equipaggiate sulle tre armi disponibili per il ramingo : il pugnale, la spada e l’arco. Quest’ultima arma introduce inoltre un elemento interessante nel sistema di battaglia, premendo L2 Talion entrerà nel mondo spettrale e, prendendo le sembianze dell’elfo, è in grado di prendere la mira facilmente abbattendo gli avversari colpendoli direttamente alla testa.

p212737-620x350Gli Uruk quindi sono i principali nemici che il giocatore incontrerà durante l’intera sessione di giochi, il tutto è gestito da un’insieme di elementi proponendo un sistema davvero innovativo, una sorta di grimorio. Il “sistema nemesi” tiene sotto controllo il numero di graduati, comandanti o capitani, presenti nell’intera mappa di Mordor. Uccidendo gli Uruk non graduati potremmo estrapolare, tramite i poteri spettrali, le informazioni riguardanti il nome, la personalità, le debolezze e le resistenze. Quello che rende interessante il sistema è la mole di informazioni ottenibili, diversificando una vasta quantità di graduati (circa una ventina e oltre) da sconfiggere vagando durante l’esplorazione (e non solo). Ma non solo informazioni, l’intera mappa vive da una parte a seconda delle nostre azioni, dall’altra anche del comportamento dei vari nemici che si muovono individualmente. In poche parole, gli stessi Uruk, detestandosi a vicenda, si combattono tra loro per avanzare di grado ed aumentare il loro “potere” al fine di essere invincibili contro chiunque. Nel vagare completando le missioni principali (o secondarie) si potrebbe venire a conoscenza, infatti, di una sconfitta di un graduato tramite un altro Uruk, permettendo l’avanzamento di grado : l’uccisione da parte di un Gaug è un classico esempio. Lo stesso avverrà se il giocatore è sconfitto da un comandante in questione e via dicendo. Una miriade di eventi può quindi stravolgere il sistema Nemesi cambiando totalmente la presenza dei comandanti, aggiungendone dei nuovi ed eliminandone altri. L’insieme di questa gestione impressiona particolarmente, visto la IA dei nemici molto avanzata  diversificando l’esplorazione e il susseguirsi degli eventi secondari. Eventi che sono caratterizzati dalla trama principale, in cui si scoprirà poco a poco il passato sia del ramingo che del fabbro della seconda era, e le missioni secondarie : che possono essere dal salvataggio degli schiavi, a semplici compiti di uccisione rispettando determinate condizioni, alla ricerca di manufatti perduti, di simboli runici, e via dicendo. Di attività ce n’è molta, e tra i combattimenti nelle missioni principali, o al contrattacco contro gli Uruk graduati, si sovrappone anche l’elemento esplorativo, diviso sia sul piano terreno (nei panni id Talion) che sul piano spettrale. Premendo L1 infatti si prenderanno le sembianze di Celebrimbor, di cui si possono trovare oggetti perduti e rune elfiche al fine di guadagnare un altro elemento necessario all’avanzamento delle abilità, una sorta di valuta per sbloccare ulteriori opzioni  e non solo. Quest’ultimo sono il frutto dell’unione tra umano ed elfo, da cui Talion potrà vantare della corsa elfica utile durante una fuga, le abilità di precisione precedentemente citate premendo L2 e via dicendo. Con “non solo” si intende invece l’avanzamento delle tre armi disponibili : in assenza di un equipaggiamento collezionabile, quest’ultimo viene sostituito dalle rune raccolte sconfiggendo gli Uruk graduati. Le rune donano diverse abilità che personalizzeranno ogni singola arma. Ma non solamente l’avanzamento dell’armamento disponibile, anche dei singoli attributi come l’ammontare di PV e la portata della faretra che riguarda le frecce elfiche spettrali.

Middle-earth-Shadow-of-Mordor-2

C’è effettivamente molto da dire sul titolo creato dai Monolith, pieno di contenuti, un sistema gestionale dei nemici all’avanguardia e un gameplay che mixa gli elementi migliori degli action-adventure in un sandbox degli ultimi anni. Un connubio di qualità e quantità che lascerà il segno a qualsiasi acquirente delle Ombre di Mordor, fatto salvo per chi è effettivamente saturo di generi all’Assassin’s Creed, Batman e via dicendo. Tuttavia le Ombre di Mordor porta una ventata d’aria fresca anche nello stile sandbox openworld, caratterizzato da una mole di attività, un mondo praticamente vivo a prescindere dal comportamento del protagonista nel completare le missioni, davvero impressionante.

 

 
 

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

6 Comments Added

Join Discussion
  1. E. D. 26 Novembre 2014 | Rispondi

    a mio parere il gioco é fatto molto bene e come dite voi é pieno di contenuti e missioni extra, un gioco che se giocato complessivamente appare molto bello.

    L’univa pecca, a mio parere, é il finale con boss troppo facili e una storia incompleta e completamente distaccata dal signore degli anelli (ovviamente questo é più che comprensibile anche se sotto alcuni aspetti a mio parere hanno esagerato).

    Il gioco si presenta molto bello e divertente ma con una storia che non si conclude e che lascia molti interrogativi.

    È un gioco che consiglio vivamente a chiunque piacciano giochi sul genere assasin’s creed o batman ma non gli darei un voto di 5.75 su una scala da 1 a 6.

    • Dave 26 Novembre 2014 | Rispondi

      A me personalmente il gioco non è piaciuto del tutto. Non so, un misto di troppe cose da fare e una storia che non mi entusiasmava. Per quanto riguarda il voto è una cosa totalmente soggettiva. Pusti ha molto apprezzato e quindi ha dato un 5.75 ma ovviamente chiunque ha il pieno diritto di non essere d’accordo 🙂

      • Leo 2 Ottobre 2015 | Rispondi

        Per fare funzionare il joypad su pc, c’è un modo? Perché ne ho provati tanti anche con x36ce…

        • Dave 5 Ottobre 2015 | Rispondi

          Il pad della 360 ha bisogno di un adattatore wireless, lo trovi su amazon per qualche decina di CHF. Il pad di Xbox One invece basta collegarlo con un cavo USB. Per quanto riguarda PS3 e PS4 devi usare degli adattatori bluetooth e dei driver amatoriali che trovi facilmente su internet

    • Leo 2 Ottobre 2015 | Rispondi

      Per fare funzionare il joypad su pc, c’è un modo? Perché ne ho provati tanti anche con x36ce.

  2. Leo 2 Ottobre 2015 | Rispondi

    Per fare funzionare il joypad su pc, c’è un modo? Perché ne ho provati tanti anche con x36ce

Leave Your Reply

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

SGN Logo

Altri membri di SCN:
games.ch
the(G)net.ch